Ravi – E’ uno dei siti più suggestivi di tutto il territorio del Parco Nazionale delle Colline Metallifere. L’area mineraria di Ravi Marchi, all’ingresso del centro abitato di Ravi e a pochi chilometri da Gavorrano, è un vero museo a cielo aperto che potrebbe presto tornare a disposizione dei visitatori. Inaugurata nel 2003 insieme al Parco delle Rocce di Gavorrano, l’area di Ravi Marchi negli anni è stata interessata da significativo intervento di valorizzazione e di adeguamento alle esigenze turistiche del parco grazie ad un progetto finanziato dal ministero con 400 mila euro.
I lavori sono terminati da tempo e allo stato attuale manca soltanto l’ultimo intervento per completare l’opera e renderla accessibile ai visitatori. Si tratta di piccoli interventi come l’allestimento della cartellonistica e dei pannelli informativi come anche della pulizia e sistemazione finale del sito che saranno portati a termine nei prossimi mesi.
Il completamento del progetto per la riapertura di Ravi Marchi è già stato finanziato dal Comitato di Gestione del Parco con 50 mila euro tanto che si pensa, come è stato confermato dall’amministrazione comunale, che l’area mineraria potrebbe essere inaugurata già prima della prossima estate. Con l’apertura di Ravi Marchi il comune di Gavorrano si confermerebbe capitale del Parco Nazionale non solo per ospitare la sede del Parco al centro congressi dei Bagnetti, ma anche per la presenza sul suo territorio di “pezzi” compiuti del “progetto geoparco Unesco” come il Parco delle Rocce, il Teatro delle Rocce e appunto l’area di Ravi Marchi.
Ma se tutto questo non bastasse a mettere in evidenza come Gavorrano abbia creduto da sempre nel Parco, nelle sue potenzialità e nel suo sviluppo futuro, sempre ai Bagnetti è in fase di ultimazione il “Museo della storia e del paesaggio minerario”. Un museo multimediale che è già stato realizzato e che dovrebbe essere completato con l’allestimento della parte informativa grazie ad un finanziamento di 108 mila euro che il comune di Gavorrano ha ottenuto dal Far Maremma.