GROSSETO – «A Sat e Regione Toscana – spiegano Leonardo Marras e il vicepresidente della provincia Marco Sabatini – abbiamo detto in modo molto chiaro che non condividiamo l’approccio alla progettazione del corridoio tirrenico, e che non abbiamo intenzione di esprimere alcun parere formale su un’ipotesi di tracciato appena abbozzata sopra una cartina, perché riteniamo che si tratti di una procedura che avrebbe problemi di legittimità. Per questo abbiamo auspicato che si prendesse tempo per compiere una valutazione realistica su un effettivo progetto definitivo, naturalmente ribadendo tutte le nostre critiche di merito e di metodo nei confronti di Sat».
È stata questa la posizione espressa stamani a Firenze per conto della Provincia di Grosseto dal vicepresidente e assessore all’assetto del territorio Marco Sabatini, che ha partecipato alla riunione del “Nucleo regionale di valutazione sull’impatto ambientale” che aveva il compito di ascoltare gli Enti locali in vista della predisposizione della delibera con il parere sulla Via del progetto Sat che domani adotterà la Giunta regionale. E che sarà poi inviata alla “Commissione nazionale di Via” presso il ministero dell’Ambiente.
«A Sat – spiega Sabatini – abbiamo rivolto critiche sia nel metodo che nel merito. Abbiamo ribadito che non è accettabile che si proceda nella logica dello “spezzatino”, rinunciando a predisporre un progetto unitario, prima sospendendo la progettazione nel tratto da Grosseto ad Ansedonia, poi presentando all’ultimo tuffo una specie d’integrazione rispetto alla zona di Orbetello. Questo tipo di procedura, aldilà del merito, presenta evidenti elementi d’illegittimità anche sotto il profilo formale.
Oltretutto, il sistema di pedaggiamento proposto da Sat è incoerente rispetto a quello dell’accordo sul progetto preliminare 2008, e per questo abbiamo chiesto che il pedaggio agevolato non sia limitato solo a 20 km e che rimanga in vigore per tutta la durata della concessione. A questo abbiamo aggiunto le note considerazioni sull’inadeguatezza della viabilità complanare prevista da Sat.
Rispetto al tratto a sud di Grosseto, ribadendo le stesse preoccupazioni per le previsioni della viabilità alternativa, abbiamo chiesto di approfondire le ipotesi di tracciato alternativo da Fonteblanda ad Ansedonia, raccomandando l’aggiramento del massiccio calcareo di Orbetello scalo per evitando il passaggio dell’autostrada sulla costa.
Pur avendo apprezzato il fatto che la Regione ci abbia coinvolto prima di assumere la delibera – aggiunge Sabatini – abbiamo fatto notare che non fa riferimento esplicito alla questione del pedaggio e non entra nel dettaglio delle complanari. Mentre, pur chiedendo un approfondimento sullo scavalco di Orbetello, Firenze lascia in piedi l’ipotesi di tracciato abbozzata solo con il pennarello. Noi – conclude Sabatini – riteniamo che la Toscana debba battere con più determinazione sull’unitarietà del progetto perché lo stralcio di un pezzo di progettazione non è accettabile, e quindi occorre prendere ancora un po’ di tempo».