GAVORRANO – Non si stempera il clima politico del dopo sentenza. A Gavorrano gli schieramenti avversari si confrontano sulla stampa e sui social network. Dopo la richiesta di chiarimenti sul futuro della legislatura e sulla vita amministrativa del comune avanzata dal Partito Democratico, è la coalizione di maggioranza, che alle ultime elezioni aveva sostenuta Massimo Borghi, a prendere una posizione decisa in difesa del suo leader. Il Centrosnistra Gavorranese (Sel, Psi, Verdi e Gente Comune, ndr) replica così ai democratici parlando di un comportamento scorretto da parte della «nomenclatura» del Pd, che secondo la maggioranza con le ultime esternazioni sui media avrebbe chiaramente richiesto «l’intervento di qualche potere superiore».
«Non accettiamo lezioni di trasparenza da chi trasparente non lo è da anni» dicono dalla maggioranza in riferimento al Pd e sulla vicenda giudiziaria e amministrativa che sta vivendo Gavorrano ribadiscono che non ci saranno ostacoli al govenro del territorio da parte della giunta fino a nuove elezioni (che si terranno nel 2013, ndr). «La vicenda giuridica riguarda la persona di Massimo Borghi, non il consiglio comunale» dicono ancora con una procedura diversa rispetto al caso delle dimissioni dei 9 consiglieri e del conseguente commissariamento. «In base al Testo Unico sulle norme elettorali il Vicesindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale rimangono in carica sino a nuove elezioni con la ridistribuzione delle deleghe come è avvenuto in queste ore».
Ma la coalizione di maggioranza oltre a stringersi intorno al suo riferimento passa anche al contrattacco denunciando, come era stato già fatto qualche giorno fa, episodi «non trasparenti né tantomeno corretti come l’affannosa ricerca di atti illegittimi compiuti dopo la notifica della sentenza, portata avanti da un consigliere comunale, inviato dalla nomenclatura, neanche un’ora dopo il reintegro di Borghi all’ufficio anagrafe».
Il clima rimane dunque infuocato e dalla maggioranza arriva una promessa ai cittadini e agli elettori di Gavorrano: «Oggi, così come nel settembre 2010 si è aperta la caccia all’uomo nel chiaro tentativo di rovinare Massimo Borghi sul piano personale; noi del centrosinistra difenderemo sua la figura da tutte le insinuazioni, e, se lui vorrà e sarà disponibile, lo appoggeremo per una nuova campagna elettorale».