GROSSETO – «Non sta a noi valutare le competenze – scrive Barbara Pinzuti (nella foto), segretaria provinciale del Partito Democratico – e le capacità dei nuovi direttori di struttura complessa (i primari) nominati in questi giorni dall’azienda sanitaria ma è certo che il processo mediatico che stanno sopportando alcuni di loro è il sintomo di una politica e di un sensazionalismo mediatico che poco ha a che fare con il rispetto e la fiducia che i cittadini ripongono nel nostro sistema sanitario».
«E’ facile sparare nel mucchio, è fin troppo facile costruire tesi ad arte visto che gli ingredienti ci sono proprio tutti: sanità, primari, iscritti ad un partito. Ma è in gioco un principio: è possibile per un qualunque cittadino essere iscritto ad un partito e contemporaneamente essere un professionista affermato senza che questo comporti, nell’immaginario un po’ delirante di alcuni, la costruzione del teorema del sospetto? Dovrebbe un medico, un dipendente pubblico, un imprenditore rinunciare all’attività politica per la propria comunità solo perché così è al sicuro dal pettegolezzo? O, peggio, dovrebbe essere sfavorito solo perché è iscritto al Partito Democratico?»
«I nuovi primari sono stati scelti sicuramente per le loro capacità, come lo sono stati anche altri primari con la passione politica ma che militano in schieramenti diversi dal nostro. E quando questo è avvenuto non abbiamo colto la facile occasione di fare propaganda a buon mercato sulla pelle della salute della gente perché crediamo nel nostro sistema sanitario e nella sua capacità di scegliere secondo il merito. D’altronde, come sanno i cittadini che lo scelgono ogni giorno, questo è un sistema sano che garantisce il diritto alla salute come pochi altri in Italia».