BAGNO DI GAVORRANO – «Nel 2013 io ci sarò». Massimo Borghi (nella foto durante l’assemblea) non ha dubbi e dal palcoscenico del cinema Roma di Bagno di Gavorrano nell’assemblea pubblica, convocata proprio per la vigilia della sentenza in Corte d’Appello (fissata questa mattina a Firenze dopo il rinvio del 24 gennaio), lancia il suo messaggio ai gavorranesi. Nel caso in cui fosse confermata la sentenza di primo grado e lui decadesse dalla carica di sindaco si candiderà per la terza volta nelle elezioni che si svolgeranno nella primavera del 2013.
«Chi pensasse – ha detto Borghi di fronte alla platea – di intimorirmi o che mi sono stancato ha sbagliato indirizzo. Se domani (oggi per chi legge, ndr) andrà male, io tornerò al mio lavoro, la giunta continuerà a governare e nella primavera del 2013 io ci sarò».
Parlando della vicenda ineleggibilità e della sentenza di oggi Borghi ha ripercorso gli ultimi mesi di questa “storia burocratica” e ha ricordato come l’azione popolare che è stata avviata con il ricorso presentato dal Prefetto di Grosseto è una procedura volontaria. «Io l’errore l’ho commesso – ha aggiunto Borghi – ma ho la coscienza a posto e le mani pulite».
La decisione dei giudici fiorentini è attesa nel primo pomeriggio. Allora potremmo avere le idee più chiare su come sarà il futuro dell’amministrazione Borghi e del comune di Gavorrano.
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