GROSSETO – In seguito alle tante segnalazioni di eternit (amianto e cemento), materiale pericoloso per la salute dell’uomo, ancora presente nella nostra provincia, Legambiente invita cittadini e istituzioni a beneficiare degli incentivi statali introdotti dal Dm del 6 maggio 2011 per lo smaltimento dell’eternit. Proprio per questo l’associzione verde ha siglato un protocollo d’intesa con la Provincia di Grosseto e con AzzeroCO2 per informare la cittadinanza sui rischi che l’eternit comporta e su tutti gli incentivi presenti per smaltirlo. Oltretutto dopo la storica sentenza del processo Eternit emessa a Torino, che ha condannato il manager dell’industria Schmidheiny e il barone De Cartier a 16 anni di reclusione per il disastro doloso.
“Eliminare l’eternit dalla nostra provincia – ha spiegato Angelo Gentili (nella foto), della segreteria nazionale di Legambiente – è fondamentale innanzitutto perchè si parla di un materiale altamente tossico per la salute delle persone, che occorre smaltire in sicurezza, ma anche perchè così facendo tramite la sostituzione dei tetti in eternit con il fotovoltaico ci si ricollega anche al rilancio della Green economy e delle enerigie rinnovabili che ormai da tempo stiamo cercando di promuovere su tutto il territorio. Va in questa direzione l’accordo Eternit free siglato tra Provincia di Grosseto e Legambiente. Il nostro auspicio adesso è che la Maremma diventi modello da seguire anche per questo tipo di progettualità realizzate da aziende del territorio”.
Grazie alla legge n. 257 del 1992 l’amianto è stato messo al bando, ma è ancora molto diffuso e tanti siti contaminati attendono di essere bonificati. In Italia si stima l’esistenza di 32 milioni di tonnellate di materiale contaminato in 2,5 miliardi di m² di coperture in cemento-amianto ancora sparsi per il paese. L’impatto sanitario sulla popolazione è ancora oggi pesante: ogni anno in Italia si registrano tra le 2.000 e le 4.000 morti a causa della sua esposizione professionale, ambientale e domestica. I rischi per la salute derivano dall’inalazione delle fibre disperse in aria. L’esposizione alle fibre causa patologie gravi come l’asbestosi, che colpisce i polmoni e causa insufficienza respiratoria. Non esiste una concentrazione limite al di sotto della quale si possa escludere il rischio di contrarre le malattie legate all’esposizione all’amianto. Sostituendolo con il fotovoltaico si può accedere a una tariffa incentivante stabilita dal nuovo Conto energia che favorisce questo percorso. Legambiente mette a disposizione uno sportello informativo al Centro nazionale di Rispescia (0564.48771) sia per le segnalazioni di aree da bonificare per la presenza di eternit, sia per la sostituzione di tetti in ambito artigianale, domestico e agricolo con il fotovoltaico.