Gavorrano – Prima segretaria dell’unione comunale Pd, poi dopo le dimissioni, capolista di “Gavorrano Democratica”. Serena Remi (nella foto), espulsa dal Partito Democratico per aver scelto di candidarsi con la lista antagonista a quella del Pd, nella querelle di Casteani si schiera dalla parte di Daniele Tonini e degli altri dirigenti “dimissionati” attaccando duramente i vertici comunali e provinciali del partito.
«Il Pd a Gavorrano – scrive la Remi -, continua a percorre la strada della sconfitta, della perdita inesorabile di consensi, e non solo elettorali, la gente di centro – sinistra si allontana dalla “Casa del Popolo” di Bagno di Gavorrano, i giovani non si riconosco più nel partito, e tutto questo per colpa esclusiva di una dirigenza locale miope, che convoca riunioni dei circoli, direttivi comunali, alla presenza solo di amici e parenti, che ha paura di confrontarsi con la gente, quella che vive a Gavorrano, che conosce i problemi quotidiani della collettività».
«Il partito – aggiunge la Remi – è assente non solo tra la comunità gavorranese, ma anche nella sede preposta, ovvero in Consiglio Comunale, dove i due consiglieri comunali eletti, non propongono nulla di condivisibile anche dalla maggioranza, ma esprimono solamente veleni contro l’ attuale Sindaco».
«I “dissidenti” di Casteani – conclude – , sono quelli che due legislature passate avevano espresso il consigliere comunale più eletto con oltre 170 preferenze, nominato giustamente Assessore, Daniele Tonini, giovane ed appassionato politico, che ha avuto il grande merito di aggregare attorno al Circolo PD di Casteani, tanti elettori di tutte le età e le fasce sociali e che il 20 gennaio 2012 è stato, semplicemente, assieme a tanti suoi amici di circolo, cancellato dal partito, con sentenza inappellabile della rossa Pinzuti, scesa in terra di Gavorrano, già con la mannaia in mano, ben supportata dall’ attuale Segretario locale, il bravo agricoltore Massimo Vigni. Il Partito Democratico a Gavorrano ha solo la capacità di eliminare, cancellare, far dimenticare, coloro che hanno un’ idea di politica, di amministrazione della cosa pubblica e di partito, che esula dalle cene di pochi a casa di vecchi funzionari trombati ai vari appuntamenti elettorali».