di Daniele Reali
Firenze– L’udienza che avrebbe dovuto decidere sulla ineleggibilità di Massimo Borghi e sul ricorso presentato dai suoi legali contro la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Grosseto è stata rinviata al 28 febbraio. Una data che cade quattro giorni dopo il termine ultimo per l’eventuale possibilità di poter convocare le elezioni nella prossima primavera. La prima certezza che arriva dalla Corte di Appello di Firenze è proprio questa: qualunque sia l’esito del processo e qualunque sia la sentenza, positiva o negativa per Borghi, a Gavorrano nel 2012 non ci saranno elezioni (nella foto da sinistra: l’avvocato Mario Giarrusso della Fondazione Caponnetto e Massimo Borghi).
A stabilire questo principio l’articolo 8 della legge 120 del 1999 che recita: “Le elezioni dei consigli comunali che devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza del mandato si svolgono” tra il 15 aprile e il 15 giugno” se le condizioni che rendono necessario il rinnovo si sono verificate entro il 24 febbraio” o “nello stesso periodo dell’anno successivo, se le condizioni si sono verificate oltre tale data”.
All’udienza di questa mattina al ricorso presentato dal collegio difensivo di Borghi contro la sentenza “grossetana” è stata presentata una eccezione da parte della controparte che rappresenta la prefettura di Grosseto e per questo i giudici si sono riservati di decidere sulla base di questi nuovi elementi fissando l’udienza al 28 febbraio prossimo.
Un’ipotesi quella del rinvio che era stata valutata tra le possibilità anche nel nostro articolo di ieri: avevamo anticipato infatti che quella del rinvio ad una nuova udienza era una eventualità neanche tanto remota e così è stato.
Nei prossimi giorni, forse già domani, è attesa la convocazione di una conferenza stampa da parte dei legali di Borghi.