Gavorrano – Il capogruppo del centrodestra Jurij DI Massa non parteciperà oggi alla conferenza dei capigruppo convocata per affrontare l’argomento “modifiche al regolamento del consiglio comunale”. Una scelta per protestare contro la decisione di cambiare il regolamento senza aver tenuto conto dei suggerimenti e delle eventuali modifiche che erano state proposte durante la seduta consiliare del 30 novembre scorso proprio da Di Massa. (nella foto la presidente del circolo Pdl Muriel Berretti e il capogruppo di centrodestra Jurij Di Massa).
«A distanza di oltre un mese – scrivono dal Pdl – il testo viene adesso riproposto senza però alcuna modifica sostanziale, mantenendo inalterati i punti su cui il nostro Consigliere aveva non solo esposto le proprie perplessità ma anche proposto variazioni oggettivamente condivisibili. Un esempio tra tutti riguarda l’indicazione del numero dei minuti entro i quali debbano essere espresse le varie tipologie di intervento (illustrazione, replica, controreplica) che variano da 15 minuti a 1 minuto soltanto! Di Massa sottolineava come occorresse trovare altra soluzione normativa ad evitare il contingentamento della democrazia, poiché gli interventi non possono subire l’oppressione del cronometro e dei cronometristi»
«Riteniamo che modifiche come quelle allo Statuto Comunale ed al Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, poiché rappresentano atti normativi che disciplinano il funzionamento degli organi di governo locali, le modalità di partecipazione dei cittadini, le forme di collaborazione tra il comune e altri enti, l’organizzazione degli uffici, e stabiliscono l’organizzazione e il funzionamento del Consiglio comunale e degli altri organi consiliari, nonché i diritti e le prerogative dei Consiglieri comunali, debbano necessariamente trovare la piena condivisione ed approvazione di tutte le forze politiche e le parti sociali interessate, e ciò è possibile solamente attraverso un adeguato confronto e dialogo».
«Non è quindi ammissibile che tali variazioni e correzioni, data l’importanza che ricoprono, siano frutto di imposizioni dittatoriali da parte della maggioranza che, con arroganza e presunzione, ne approva l’attuazione senza dare le opportune risposte alle richieste di delucidazione, né tantomeno affrontare un dibattito».
E il Pdl interviene anche sulla questione ineleggibilità. «Vogliamo infine sottolineare come un’amministrazione che dal prossimo 24 gennaio (data di celebrazione dell’udienza in Corte d’Appello che deciderà sulla ineleggibilità del Sindaco) potrebbe vedere la destituzione del proprio Sindaco, si sia preoccupata di proporre ed attuare modifiche di rilevante importanza allo Statuto ed al Regolamento, anziché cercare di portare avanti i punti del proprio programma amministrativo».