Grosseto – Le sale del Museo archeologico e d’arte della Maremma sono pronte ad ospitare una grande mostra personale di Lucio Parigi dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tra i protagonisti della mostra anche Giuseppe Bandi (a fianco in una foto d’epoca), garibladino e giornalista partito nato a Gavorrano. L’esposizione, con opere recenti del maestro grossetano, sarà inaugurata martedì 10 gennaio alle 17 e si potrà visitare fino all’8 febbraio. La pittura di Parigi, fin dal dopoguerra, ha spesso trovato ispirazione dal recente passato, come il Risorgimento, la Resistenza e, in un’ottica più locale, dal risanamento della Maremma. Le nuove creazioni sono una lunga serie di ritratti di personaggi noti, meno noti, talvolta dimenticati, tra i quali Giuseppe Mazzini, Francesco Daverio, Enrico Dandolo, Jessie White Mario, i fratelli Bronzetti, Giuseppe Sirtori, Ippolito Nievo, Angiolo Masina, Andrea Angujar, Stefano Turr, Frate Pantaleo, Nino Bixio, Giuseppe Avezzana, Luciano Manara, Anita Garibaldi, Ugo Bassi, Francesco Anzani e appunto Giuseppe Bandi di Gavorrano. Non mancano immagini di momenti clou dell’epopea dei Mille come la battaglia del Volturno o l’entrata di Garibaldi a Palermo.
Una carrellata di immagini che fanno anche ricordare quanto il Risorgimento abbia avuto radici profonde in Maremma, una terra che viveva a quel tempo ancora in pieno i suoi drammi storici e ambientali, ma che, non per questo, si astraeva dalla contemporaneità e dai più alti ideali. A Grosseto i canonici Giovanni Chelli e Federigo Riccioli furono perseguitati ed esiliati per la loro azione risorgimentale, e ancora il Risorgimento fu fonte d’ispirazione, in un altro, diverso momento storico, anche per Luciano Bianciardi.