Grosseto – “Occorre estendere il porta a porta a tutto il capoluogo maremmano e a tutti gli altri comuni della provinciali Grosseto per non essere più il fanalino di coda della Toscana rispetto alla raccolta differenziata. Anche per quanto riguarda la mobilita – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – occorre estendere le zone con limite di velocità 30 in molti quartieri di Grosseto e in tutte le frazioni (aumentando la sicurezza e la vivibilità per i cittadini ), ed estendere considerevolmente la Ztl moltiplicando le piste ciclabili in città e in provincia. Occorre inoltre aumentare le aree verdi attrezzate e i parchi cittadini da utilizzare per svago, tempo libero e sport per cittadini famiglie”.
La sezione dove la Maremma cala di più nell’indagine di Italia oggi è quella dedicata ad affari e lavoro dove scende di 30 posizioni soprattutto per la crisi dell’edilizia. Anche in questo caso è fondamentale investire nelle ristrutturazioni in chiave eco energetica delle abitazioni e scommettere nell’efficienza energetica e nelle rinnovabili per dare ossigeno e futuro a un settore in profonda crisi piuttosto che continuare a costruire nuove case.
“La ricetta per aumentare la qualità della vita e per risalire le posizioni perse – continua Gentili – è quella di scommettere sull’ambiente non solo a parole ma nei fatti, con scelte programmate per unire al meraviglioso e unico patrimonio naturale che abbiamo anche alcune scelte virtuose che possono rilanciare la Maremma come capitale dell’ambiente del buon vivere e dell’innovazione tecnologica in campo ecologico, altrimenti saremo costretti a commentare di anno in anno classifiche che ci penalizzano nonostante le nostre evidenti potenzialità. Ma soprattutto con queste scelte renderemo senza dubbio sia il capoluogo che la Maremma più vivibile e sostenibile con una migliore qualità della vita”.