Gavorrano – «Con il raddoppio dell’addizionale Irpef dallo 0,4 allo 0,8 per cento, la Giunta Borghi assesta una pesante mazzata alle tasche dei gavorranesi». Sulla manovra “natalizia” varata il 19 dicembre dal consiglio comunale di Gavorrano arriva il giudizio critico del Popolo della Libertà. Muriel Berretti, presidente del circolo di Gavorrano, lo definisce in modo ironico «un bel regalo di Natale» per i residenti del comune che «si troveranno a dover pagare il doppio rispetto a quanto hanno pagato fino ad oggi».
Una decisione, come è stato ribadito in consiglio dalla maggioranza, dovuta soprattutto alla mancata rinegoziazione dei mutui accesi dal comune. E’ proprio su questo punto che il Pdl critica l’amministrazione Borghi (nella foto un momento della seduta del consiglio comunale del 19 dicembre).
«Quello che più ci sconcerta – scrive la berretti – è la tutt’altro che velata accusa da parte di questa amministrazione a Vincenza Filippi che, durante il commissariamento, non avrebbe, a detta loro, rinegoziato i mutui contratti dal Comune nelle passate legislature. Ma il compito della rinegoziazione dei mutui spettava solamente a lei? E da maggio ad oggi, cosa ha fatto la Giunta Borghi per rinegoziare i mutui esistenti? Tempo ne ha avuto. Ma certamente è più comodo cercare il capro espiatorio! Il Commissario ha invece ben operato, pur nelle grosse difficoltà riscontrate a Gavorrano. Anzi, la dott.ssa Filippi è riuscita addirittura ad aprire, a costo zero, la Casa Maiani di Caldana, dando finalmente un posto agli anziani che da anni aspettavano si realizzassero le promesse della Sinistra locale».
«Della condizione economica comunale attuale – conclude la Berretti – non si può certo accusare il centro-destra, che non ha mai avuto l’onore di poter governare Gavorrano. Piuttosto la Sinistra che guida attualmente il Comune, dovrebbe fare un profondo “mea culpa” non può che accusare se stessa della disastrosa situazione economica attuale. La “sindrome Fornero” colpisce così anche Gavorrano! E’ mancata solo la lacrimuccia di rito: ma ci saranno, copiose, quelle dei gavorranesi».