di Annalisa Mastellone
Gavorrano – “Condividiamo il regolamento sulle sale giochi nel contenuto e nello spirito, con l’auspicio che questo sia solo il primo passo verso un percorso formativo efficace e che quindi possa produrre dei risultati”. Queste le motivazioni con cui “Insieme per Gavorrano”, all’opposizione con il capogruppo Francesca Mondei e Giulio Querci, ha dato voto favorevole alle nuove disposizioni su apertura e gestione delle sale giochi sul territorio gavorranese, approvate all’unanimità dall’ultimo Consiglio comunale, riunitosi sabato in seduta straordinaria e aperta nell’aula magna della scuola media di Gavorrano. Con qualche suggerimento: corsi di formazione degli esercenti in servizio e quelli futuri, e coordinamento e concertazione fra amministrazione e chi svolge attività (con slot) sul territorio, nel modo di gestire le strutture.
“Quello delle dipendenze purtroppo è un fenomeno in espansione costante anche a Gavorrano – sostiene Mondei -. Le famiglie non possono essere abbandonate a se stesse e la comunità deve farsi carico dai loro problemi perché siamo di fronte ad una battaglia sociale che coinvolge tutti”. Convinti che l’amministrazione debba avere un ruolo attivo nell’educare la comunità, secondo i consiglieri di “Insieme per Gavorrano” è necessario pianificare iniziative di sensibilizzazione, partendo dalla scuola e dalle famiglie “proponendo progetti, attività e campagne di informazione, e percorsi di cura e reinserimento per l’uscita definitiva dalla dipendenza. A questo scopo sarebbe opportuno un coordinamento fra Comune, Asl, SdS, scuole, cooperative e associazioni di volontariato, e anche l’istituzione di un numero verde per raccogliere le richieste di aiuto, nonché un punto di ascolto dove le famiglie potranno essere informate ed affiancate da figure competenti”.
Nella seduta straordinaria inoltre è stato approvato a maggioranza la mozione contro la diffusione delle “lotterie al consumo” presentata dal “Centrosinistra gavorranese”.
“Ci siamo astenuti con rammarico – spiega il capogruppo Mondei – perché il testo della mozione presentata dalla maggioranza, da noi pienamente condivisa nello scopo, contiene un paragrafo atto a legittimare in modo strumentale l’ordinanza adottata dal sindaco nell’agosto 2010 che è risultata palesemente illegittima (il Tar ha provveduto alla sospensione e alla condanna al pagamento delle spese), oltre a non essere stata discussa con le categorie sociali coinvolte e con il Consiglio comunale, unico aspetto da noi contestato a suo tempo”. Mozione che la Mondei aveva chiesto a Borghi di rinviare alla prossima seduta, per redigerne insieme una su cui convergere l’intero Consiglio, e di cui in assise aveva chiesto, come Ester Tutini di “Gavorrano democratica”, di eliminare il paragrafo in questione “affinché potessimo esprimere voto favorevole”. Ma “il sindaco ha dichiarato di rifiutarsi di votare il documento in caso di modifica del testo – va avanti -. Siamo rammaricati di questo atteggiamento di chiusura e soprattutto del messaggio lanciato agli studenti presenti, mancante di una costruttiva contrapposizione di serena dialettica”