di Daniele Reali
Gavorrano – Il tribunale di Grosseto ha accolto il ricorso presentato dalla prefettura sulla ineleggibilità di Massimo Borghi. La decisione è stata presa dal collegio giudicate durante l’udienza fissata in camera di consiglio per la giornata di oggi dopo la prima udienza della scorsa settimana. Il ricorso era stato presentato dalla prefettura per accertare l’ineleggibilità di Borghi alla carica di sindaco di Gavorrano e per la “conseguente dichiarazione di decadenza dalla carica” come si legge nella notifica del ricorso datata 12 luglio 2011. Decadenza che avrebbe effetti soltanto nel caso in cui la sentenza sarà definitiva cioè quando passerà in giudicato (nella foto da sinistra l’avvocato Mario Giarrusso con il sindaco Massimo Borghi) .
Di fatto dopo questa sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Grosseto Massimo Borghi continuerà a ricoprire la carica di sindaco visto che, come è stato annunciano dal suo collegio di difesa e in particolare da Mario Giarrusso, uno dei due avvocati che difendono Borghi, il legale che è stato messo a disposizione del sindaco di Gavorrano dalla Fondazione Caponnetto, sarà presentato ricorso in appello rispetto alla decisione di oggi. “Adesso aspettiamo – ha dichiarato in conferenza stampa l’avvocato Giarrusso – le motivazioni della sentenza che saranno rese pubbliche tra dieci giorni. Da quel termine avremo venti giorni per presentare ricorso in Corte d’Appello a Firenze. Nel giro di 60 giorni dovremmo sapere quando si terrà l’udienza di appello. Questo tipo di procedure hanno un binario privilegiato e quindi i tempi sono più brevi rispetto alle procedure ordinarie. La camera di consiglio di oggi è stato molto breve”. La linea difensiva dei legali di Borghi è stata incentrata sulla possibilità di essere collocati in aspettativa in modo retroattivo. “Questa è una prassi consolidata da 25 anni – ha spiegato ancora Giarrusso – per quanto riguarda il Consiglio Superiore della Magistratura. Ci sono infatti alcuni casi di giudici che si sono candidati alle elezioni e che sono stati collocati in aspettativa retroattiva”.
Il caso della presunta ineleggibilità di Borghi iniziò durante l’ultima campagna elettorale quando come dipendente comunale l’attuale sindaco di Gavorrano avrebbe dovuto richiedere il collocamento in aspettativa non retribuita e cessare dalle proprie funzioni entro la data della presentazione delle candidature. Collocamento in aspettativa che secondo i legali di Borghi poteva essere effettuato anche in modo retroattivo.
Sulle questioni tecniche e giuridiche il sindaco non è voluto entrare. “Alla vicenda giudiziaria ci penseranno i miei avvocati – ha detto il sindaco Borghi -. Ho la piena fiducia nella magistratura e sono sereno. Io voglio continuare a lavorare per la mia comunità e nell’interesse dei cittadini di Gavorrano. Continuo a fare il sindaco e anche nel caso in cui ci fosse una sentenza definitiva negativa dichiaro fin da ora che mi candiderò nuovamente. Nel frattempo non mi farò distrarre da questa vicenda che considero ‘bizzarra’ e presto convocherò una conferenza stampa per presentare un progetto molto importante per il comune di Gavorrano”.