di Annalisa Mastellone
Gavorrano – Progetti educativi e ipotesi di “lavori socialmente utili” come pene alternative per i “vandali”. Una strategia ampia quella che il sindaco Massimo Borghi ha in mente per cercare di combattere il fenomeno del vandalismo, di cui l’ordinanza ad hoc firmata il 22 agosto, precisa, è solo una parte. Una puntualizzazione rivolta a Jurij Di Massa e Francesca Mondei che, in relazione alle nuove disposizioni sindacali in tema di atti vandalici (multa fino a 500 euro e obbligo di restaurare il danno per chi viene beccato a imbrattare o rovinare patrimonio pubblico e privato), hanno indicato la necessità di ulteriori strumenti educativi e progetti “alternativi” di aggregazione soprattutto per i giovani.
“Ovvio che un’ordinanza da sola non basta per cercare di risolvere un problema che a Gavorrano è evidente sempre più – ha sottolinenato il primo cittadino -. Ci vogliono percorsi di informazione e di educazione rivolti a tutti, non solo ai giovani, ed in questa direzione sto lavorando. Ma allo stato attuale quest’ordinanza doveva essere fatta”. “Tra l’altro – aggiunge Borghi – con quest’ordinanza vogliamo introdurre sanzioni alternative a chi viene condannato dal Tribunale (il Codice penale individua trasgressori e sanzioni) per atti di vandalismo e inciviltà, come “i lavori socialmente utili”: ovvero la possibilità per i trasgressori di commutare la pena con un tot di ore da svolgere al servizio della comunità danneggiata dalle sue azioni. Ripagherà così la società e l’amministrazione pubblica lavorando. Anche questo è un percorso educativo”.
Pochi i soldi nelle casse comunali per intervenire su sfregi e scritte che si trovano negli spazi comuni e su edifici pubblici e privati, “tuttavia se la situazione economica del Comune ce lo permetterà, valuteremo la possibilità di installare videocamere di sorveglianza nei punti del paese maggiormente presi di mira dagli incivili – spiega Borghi – nel tentativo almeno di prevenire simili episodi nelle zone più critiche”. Come chiesto più volte dai residenti che vivono nelle zone “preferite” da incivili e vandali.
“Nei prossimi giorni – ha aggiunto il sindaco a proposito dell’ordinanza – mi incontrerò con carabinieri e vigili per decidere insieme come coordinare il lavoro di sorveglianza in paese”. Forse con turni tra gli agenti o pattugliamenti organizzati, “ma su queste modalità, vedremo di articolarci in base alle loro possibilità e alle esigenze”. In futuro “sono in contatto – annuncia il primo cittadino – con la scuola e il dipartimento di Educazione alla salute dell’Asl di Grosseto per attivare insieme progetti educativi mirati a diffondere e promuovere il rispetto dei beni altrui e il senso di responsabilità nei confronti della comunità”.