di Annalisa Mastellone
Gavorrano – Linea dura del sindaco contro i continui vandalismi a danno del decoro urbano: multa fino a 500 euro e obbligo di rimettere a posto ciò che è stato deturpato. Nei giorni scorsi il sindaco Massimo Borghi ha firmato un’ordinanza per contrastare e prevenire i continui e ripetuti atti di inciviltà sul patrimonio pubblico e privato che a Gavorrano si ripetono da anni : dai 50 ai 500 euro la sanzione prevista per punire chi verrà “colto sul fatto” mentre imbratta o rovina “muri di edifici pubblici e privati – recita l’ordinanza -, monumenti, targhe pubbliche, segnaletica stradale, panchine, attrezzature per il tempo libero e altri manufatti in genere installati sulla pubblica via e nei parchi”. Vandali o writers, gli incivili pagheranno, oltre alla sanzione prevista, anche le spese necessarie a ripulire scritte, o riparare cose, strutture e spazi su cui hanno infierito. “All’atto della contestazione – specifica il testo – i trasgressori sono tenuti al ripristino dello stato dei luoghi entro 20 giorni dalla data dell’avvenuta contestazione. L’inottemperanza all’ordine verrà perseguita a norma dell’articolo 650 del Codice Penale e l’eventuale ripristino dello stato dei luoghi effettuato dall’Amministrazione comunale comporterà l’addebito delle spese ai trasgressori” (nella foto alcune scritte sulla facciata di un edificio pubblico di Bagno di Gavorrano).
A Polizia municipale e carabinieri è affidato il compito di elevare le sanzioni predisposte dall’ordinanza, già esecutiva, con cui il primo cittadino intende affrontare un problema sempre più attuale a Gavorrano. Tantissimi gli episodi di vandalismo continuamente segnalati dai cittadini che da mesi chiedono maggiori controlli, magari videocamere di sorveglianza, almeno nei posti maggiormente presi di mira nel paese, come i parchi pubblici delle frazioni (dove sono stati danneggiati anche attrezzi ludici, come a Bagno e Caldana), l’area di via Marconi nel centro di Bagno (un esempio su tutti i giardinetti che ospitano il “malmesso” busto di Attilio Mariotti) , e altre zone più isolate in giro per il paese. Borghi vuole dire basta a simili episodi d’inciviltà, che, come premesso dal sindaco nelle nuove disposizioni, deturpano la bellezza del territorio, limitano il diritto di godimento dello spazio urbano, mentre, tra l’altro, l’incuria del territorio alimenta il disagio e la sensazione di insicurezza dei cittadini. Da qui l’idea di Borghi di emanare nuove misure per affrontare un problema in costante ascesa, nel tentativo di tutelare edifici, monumenti e arredo urbano e “garantire la serena e sicura fruizione da parte di tutti degli spazi urbani e pubblici”.