Gavorano – Sul caso della presunta ineleggibilità di Massimo Borghi interviene questa volta il centrodestra con un comunicato firmato dal circolo Pdl di Gavorrano. «Il problema è semplice» scrivono dal circolo. «Il Testo Unico degli Enti Locali , che è la legge che ogni amministratore locale dovrebbe conoscere a menadito, all’art. 60 dice che il dipendente comunale che si candida alle elezioni deve domandare l’ aspettativa dal lavoro non oltre il giorno fissato per la presentazione della candidatura, cosa che non ha fatto l’attuale sindaco che doveva domandare l’ aspettativa entro il giorno 15.4.2011 invece del 18.4.2011, data in cui invece l’ha effettivamente richiesta. Questo dice la legge».
«Il “Primo Cittadino” – si legge nel comunicato – non può permettersi il lusso di inciampare con frequenza eccessiva, anzi, dovrebbe essere il più cauto di tutti, ma soprattutto dovrebbe essere il primo a dichiarare serenamente la propria disattenzione. Il sindaco dovrebbe dare l’esempio, come si diceva un tempo, anche perché quando i nostri più giovani concittadini riceveranno una multa per aver parcheggiato in divieto di sosta o pagheranno le tasse in ritardo, non potranno invocare la teoria del complotto, sentendosi autorizzati a ritenere che la polizia municipale è composta da uomini di fazione avversa e neppure potranno sostenere che non devono pagare la mora per aver dimenticato la scadenza di pagamento delle tasse solo per qualche giorno di ritardo».
«Affermare che il Prefetto – prosegue il comunicato – , massima istituzione nella nostra provincia, sia stato indotto a far rispettare la legge in forza di un accordo tra PD e PDL è atto irresponsabile e soprattutto dannoso per tutta la nostra comunità. E’ altresì irresponsabile affermare che il dialogo tra partiti e quindi tra uomini che hanno visioni politiche diverse, sia da condannare, ignorando che il confronto leale tra tutte le forze politiche è il sale della democrazia».
«Certo è che – scrivono ancora dal Pdl – in questi pochi mesi, gli inciampi di questa amministrazione sono stati realmente troppi: prima l’ineleggibilità del sindaco, poi l’assessore incompatibile, il vizio nella procedura di surroga del Balloni, la convocazione fuori termine del primo consiglio. Il centrodestra gavorranese non è disponibile a partecipare a questo gioco al massacro che ha già devastato il tessuto sociale e civile del nostro Comune, tuttavia resta fermo nella condanna di ogni gratuito attacco alle istituzioni dello Stato e vigile verso ogni irregolarità che avesse a ripetersi, da chiunque perpetrata. Se Borghi vuole veramente fare chiarezza e sente “la mano del Pd, oltre che del Pdl, dietro questa azione giudiziaria” muova serenamente i suoi passi nelle sedi che riterrà opportune, come avrebbe potuto e dovuto da tempo fare anche per la questione della sua ineleggibilità. Tutto il resto sono chiacchiere che a noi, come al 65% dei cittadini di Gavorrano, non interessano».
«Invitiamo – concludono dal Popolo della Libertà – pertanto i primi attori della politica gavorranese ad un sereno ritorno al reale ed al lavoro quotidiano per la nostra comunità lasciando da parte le ubriacature ideologiche, per gli amministratori di Gavorrano è il momento di incarnare gli ideali misurandoli colla concretezza dei problemi che da sempre affliggono la nostra comunità».