Per il Popolo della Libertà La nomina dell’assessore ai lavori pubblici è in contrasto con l’articolo 78 del Testo Unico degli Enti Locali: «non è un’opinione politica, è la legge della repubblica, uguale per tutti»
Gavorrano – Rimane viva la querelle sul “caso Murzi”, il geometra eletto nelle fila del Centrosinistra Gavorranese e nominato assessore ai lavori pubblici nella giunta di Massimo Borghi. Dopo la replica della coalizione che sostiene il sindaco e la presa di posizione della presidente del Collegio dei Geometri Paolo Borracelli, il Popolo della Libertà controbatte le affermazioni della maggioranza rifacendosi ancora una volta ai dettami della legge che configura il conflitto di interessi.
La norma in questione è contenuta nell’articolo 78 del Testo Unico degli Enti Locali, il decreto legislativo 267 del 2000. Al comma 3 l’articolo recita che “I componenti la Giunta Comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici, devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”. E’ su questo presupposto normativo che il circolo del Pdl di Gavorrano porta avanti la sua azione politica.
«In merito alla questione del “conflitto di interessi” – si legge nel comunicato del Pdl – riguardante il neo assessore ai Lavori Pubblici geometra Alessio Murzi, al quale va tutta la nostra stima professionale, ci siamo limitati a ricordare quanto dice la legge in materia di pubblica amministrazione. Questa (in riferimento alla norma dell’articolo 78, ndr) è lingua italiana: basta leggere per capire. Non è un’opinione politica, è la legge della Repubblica Italiana, “uguale per tutti”. Che il Murzi faccia il geometra in uno studio altrui oppure a casa propria, come afferma il CentroSinistra, è del tutto irrilevante ai fini di legge, la quale parla di territorio comunale amministrato e non del tipo di studio tecnico o casalingo. A noi pare che il CentroSinistra Gavorranese intenda legiferare ed interpretare le norme in libertà, perciò dovrà accettare di buon grado di ascoltare la voce di chi dissente e svolge il proprio ruolo di opposizione, invitando doverosamente al rispetto della legge. Ma tant’è, a Gavorrano pur di negare legalità e verità può accadere di tutto».
Una situazione quella della Giunta Borghi che, secondo il Pdl, potrebbe cambiare con l’intervento nel prossimo futuro degli organi competenti. «Il momentaneo silenzio istituzionale degli Organi che vigilano sul mantenimento della legalità – aggiungono dal Pdl – nel contesto sociale della comunità, potrebbe durar o forse no. La certezza che vi diamo è quella che gli 800 elettori di centrodestra non sono e non saranno mai disponibili a negoziare sui valori supremi della libertà e della legalità».