La cerimonia di intitolazione è in programma per domani alle 11; l’iniziativa è stata inserite nel calendario degli eventi per celeberare i 150 anni dell’Unità d’Italia
di Annalisa Mastellone
Gavorrano – Si terrà domani lunedì 9 maggio la cerimonia di intitolazione della sala consiliare del Comune a Giuseppe Bandi (a destra in un ritratto d’epoca). Nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Amministrazione invita tutti i cittadini a partecipare alla “Giornata della memoria”, alle ore 11 in Municipio, per celebrare e perpetuare il ricordo dell’illustre gavorranese, nato il 15 luglio 1834 al piano superiore dell’attuale palazzo comunale, all’epoca il Palazzo di Giustizia, dove si trovava l’appartamento di residenza del podestà Agostino Bandi, suo padre. Come annunciato da tempo, la sede dell’assise consiliare porterà dunque il nome di Giuseppe Bandi – a cui è intitolata una strada e la scuola del capoluogo – per rendere omaggio a un protagonista del Risorgimento italiano che ha combattuto “con la spada e con la penna” per l’unità d’Italia: giovane attivista mazziniano e segretario della Giovine Italia, partì coi Mille al fianco di Garibaldi, di cui era fidato ufficiale d’ordinanza. Valorosa “camicia rossa”, lascia poi definitivamente la carriera militare nel 1866.
Successivamente, cominciò a collaborare con i giornali fiorentini La Vedetta, La Nazione e La Gazzetta del Popolo; nel 1871 fondò a Livorno dapprima La Gazzetta Livornese, poi nel 1877 Il Telegrafo, tra le cui colonne incitava a inseguire quei valori di libertà e unione hanno portato alla nascita del nostro Paese, diventato unito un secolo e mezzo fa. Oltre al grande impegno politico e militare prima, giornalistico poi, a Giuseppe Bandi si deve anche la composizione di alcune opere letterarie quali “I Mille, da Genova a Capua”, resoconto dell’impresa siciliana, “Da Custoza in Croazia: memorie di un prigioniero”, e poi “Anita Garibaldi: appunti storici raccolti e illustrati”.
Bandi morì a Livorno il 1° luglio del 1894, vittima di un attentato dell’anarchico Oreste Lucchesi. Una vita quella di Giuseppe Bandi dedicata interamente e con passione alla realizzazione della nostra Nazione. Per questo la proposta di intitolargli la sala consiliare, che, partita dal Laboratorio culturale Gavorranoidea – presieduto da Alessandra Casini che ha illustrato il progetto in una relazione, con l’aiuto dello storico gavorranese Piero Simonetti – è stata subito accolta con favore dal commissario straordinario Vincenza Filippi, che sarà presente alla cerimonia insieme a Franco Donati, membro del Comitato maremmano dei valori risorgimentali, e allo storico Gianpiero Caglianone. Verrà inoltre inaugurata la nuova collocazione della lapide commemorativa di Giuseppe Bandi e Ettore Socci datata 1908, la cui presenza era stata segnalata da Simonetti, presidente del Comitato maremmano, e che verrà per l’occasione spostata dall’Ufficio Immigrati nella “nuova” sala consiliare, dove sono già presenti altre due lapidi, una commemorativa del Plebiscito di Toscana e l’altra per ricordare la Presa di Roma del 20 settembre.