Nei giorni della beatificazione di Papa Wojtyła esce il nuovo libro di Silvano Polvani dedicato alla visita in Maremma del Santo Padre
Gavorrano – Il lavoro come “accesso ad un genere di vita degno e decoroso”.
È forse questa frase, che Giovanni Paolo II pronunciò nella sua visita in Maremma, la chiave di lettura migliore per comprendere il libro che Silvano Polvani, storico dirigente della CGIL e autore di alcuni scritti sulla vita dei minatori e di racconti ispirati al mondo minerario della Maremma, ha dedicato proprio a quella giornata.
Un libro che prende le mosse da un’altra pubblicazione, ormai introvabile, voluta dall’allora Vescovo di Grosseto Adelmo Tacconi, un’opera che raccoglieva articoli di giornale, foto e documenti sulla visita del Papa alla città capoluogo della Maremma. Da questa pubblicazione prende spunto il libro “Giovanni Paolo II pellegrino in terra di Maremma”.
Solo spunto però, perché l’opera di Polvani è assai più ampia ed approfondita.
Ricchissimo di fotografie il libro intreccia i ricordi di chi ha vissuto l’incontro con il Papa da amministratore della città o della Diocesi ma anche da semplice cittadino e uomo di fede.
La copertina del libro di Silvano Polvani: “Giovanni Paolo II, pellegrino in terra di Maremma”; il libro si può trovare nelle librerie e nelle edicole della nostra provincia
Il primo capitolo è dedicato all’area industriale di Scarlino, prima tappa della visita del Papa che qui atterrò con il suo elicottero per incontrare minatori e operai.
E forse le foto più belle sono proprio quelle pubblicate in questa parte, con il Santo Padre che abbraccia idealmente i minatori vestiti in tute arancioni e caschetti antinfortunistici.
Il secondo capitolo si apre invece con la biografia di Karol Wojtyla, le foto dell’infanzia, funestata dai lutti dei familiari, l’adolescenza a Cracovia, la precoce vocazione sino all’elezione come 264° discendente di Pietro.
Polvani passa poi in rassegna i molti richiami al lavoro che Wojtyla ha fatto nel suo lungo pontificato.
Un’opera di ricerca che ha riportato alla luce frammenti di discorsi tenuti davanti alle folle più eterogenee, in ogni parte del mondo, dall’Africa ai cavatori di marmo di Carrara, dalla Polonia al Portogallo.
“Mano nobile quella che lavora” amava dire Giovanni Paolo II che ricordava spesso il suo passato da operaio.
E solo un Papa operaio poteva porre l’accento sull’importanza del lavoro come ha fatto Wojtyla con l’enciclica Laborem Exercens, che espone la teoria della chiesa su questo argomento, stabilendo il primato dell’uomo sulle cose, il primato del lavoratore sul lavoro.
Il viaggio ideale di Polvani sulle tracce del Papa prosegue seguendolo a Grosseto, dove il Santo Padre incontrò i fedeli riuniti allo stadio di calcio, e poi a Nomadelfia, la cittadella voluta da Don Zeno.
Il libro si chiude con il testo integrale dell’enciclica Laborem exercens, del 1981, e con una serie di foto che ritraggono alcuni vescovi delle 3 Diocesi della provincia, tutti uomini che di Giovanni Paolo II hanno seguito le orme e l’insegnamento.
Il libro, 224 pagine, è edito dalla Edizioni Effegi e si può trovare in tutte le librerie e nelle edicole della provincia di Grosseto.
Silvano Polvani ha pubblicato anche: “Sicurezza e prevenzione”,”La vertenza Eni”, “L’industria chimica del Casone”, “Miniere e minatori”, “Cento anni del sindacato dei minatori”, “Fonditori, tornitori e minatori della città di Follonica”, “Lavoro e libertà alla miniera di Gavorrano”, “Il germoglio dello statuto dei lavoratori”, “Com’era rossa la mia terra”.