Dentro al comitato solo cittadini senza tessere di partito; il coordinatore Emanuele Cascioli: «non siamo una lista civica»
di Daniele Reali
Bagno di Gavorrano – Prima uscita pubblica per il comitato cittadino “Gente Comune” che sostiene la candidatura di Massimo Borghi alle prossime amministrative del 15 e del 16 maggio. Nella sala del Centro Giovani di Bagno di Gavorrano i membri del comitato hanno dato vita ad un incontro per illustrare lo statuto e le finalità di “Gente Comune”.
«Il nostro slogan – ha spiegato Emanuele Cascioli, coordinatore pro tempore – è “portare la gente comune in Comune”. Pensiamo di essere la vera novità nel panorama politico di Gavorrano. Non siamo una lista civica, perché siamo strutturati come un partito. Il Comitato è nato in modo spontaneo nel mese di ottobre 2010 per chiedere la ricandidatura a sindaco di Massimo Borghi».
Presentazione pubblica per il comitato cittadino “Gente Comune” al Centro Giovani di Bagno di Gavorrano
All’interno del comitato, come recita lo statuto, “non saranno costituiti organismi di direzione e presidenza”. I coordinatori saranno nominati liberamente mentre i singoli membri non potranno essere iscritti a partiti politici. Il Comitato è aperto “a chiunque sia al di fuori dell’appartenenza a partiti e forze politiche” si legge nello statuto. Gente Comune come annunciato già a dicembre durante la presentazione della candidatura di Borghi correrà con propri candidati consiglieri nella lista “Centrosinistra Gavorranese per Borghi Sindaco”.
Tra le finalità del comitato quella di rappresentare un collegamento tra i cittadini e l’amministrazione comunale. “L’azione del comitato si ispira agli ideali della democrazia partecipata – recita l’articolo 3 dello statuto – con la finalità di mettere al centro della vita e della politica il cittadino”. Uno degli obiettivi, fissati anche nello statuto nell’articolo 4, è quello di realizzare le attività di ascolto e di confronto con i cittadini in tutte le frazioni del comune. Per questo il comitato si propone di attivare in ogni paese del territorio gruppi volontari di cittadini che possano mettere in evidenza i problemi delle singole comunità.