L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha proibito la presenza di tifosi della Carrarese al Malservisi per la gara di domenica 27 febbraio
di Massimo Galletti
Gavorrano – Lo stadio Malserivisi di Gavorrano come quelli di serie A, B e C, ovvero a rischio tifosi. Sembrerebbe proprio così visto le decisioni prese dall’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. La premessa è d’obbligo, perché mentre il Gavorrano di Mister Magrini si prepara alla trasferta di domenica prossima in casa del Bellaria, la società maremmana stava organizzando la gara casalinga contro la Carrarese in calendario tra due settimane.
La società aveva pensato di indire la giornata rossoblù, annullando abbonamenti e accrediti, proprio per sottolineare l’eccezionalità della sfida che, dopo quella già giocata con il Carpi, si ripeterà contro la seconda in classifica. Al Malservisi di Gavorrano si aspettavano tanti tifosi da Carrara che però a causa dell’ordinanza dell’Osservatorio Nazionale non potranno giungere a Gavorrano. Un danno economico non indifferente per la società del presidente Mario Matteini, che invece contava proprio su questa gara per fare un buon incasso.
Oltre al danno quindi si aggiunge anche la beffa, perché il la scoietà rossoblù dopo aver giocato per tutto il girone di andata a Venturina, vista l’inadeguatezza dell’impianto, era riuscito a tempo di record a portare a termine tutti i lavori necessari per dotare il campo di calcio di casa delle necessarie strutture per metterlo in sicurezza. Evidentemente l’adeguamento dell’impianto non è stato ritenuto sufficiente per poter far arrivare a Gavorrano i tifosi della Carrarese.
L’unica speranza per la società maremmana rimane a questo punto la tessera del tifoso. Soltanto coloro che l’hanno sottoscritta potranno seguire la squadra in trasferta. Resta da vedere quanti saranno i tifosi che si presenteranno allo stafio di Gavorrano, tenendo presente che i supporters della Carrarese potrebbero comunque venire in Maremma pur non avendo il biglietto e cercando di entrare allo stadio con tutti i problemi di ordine pubblico che questo potrebbe comportare.