Cittadini in subbuglio a bagno di Gavorrano dove le strutture del circo sono state posizionate in una delle pizze centrali del paese
di Annalisa Masstellone
Bagno di Gavorrano – “Non vogliamo il circo nella piazza tra la scuola, lo stadio e la pineta”. Su facebook alcuni residenti protestano per l’arrivo del tendone circense in una delle zone più frequentate del paese, in via Fratelli Cervi, nella piazza di fronte al parco comunale, a pochi passi dallo stadio Malservisi e dalla scuola elementare.
Il primo a manifestare sul social network tutto il suo disappunto, non contro il circo e le sue attività ma verso ciò che comporterà nell’area dell’allestimento, è stato il giovane scrittore Simone Pazzaglia (foto in basso), che ha scritto una nota che è stata subito commentata da altri gavorranesi, quasi tutti d’accordo con lui.
«Nei momenti di maggior crisi politica, economica e sociale – si legge in facebook – la plebe aveva bisogno di essere svagata e di divertirsi per non pensare. L’antica Roma infatti ce lo insegna, e di qui la nascita del Colosseo, con i giochi dei gladiatori e dei leoni. Gavorrano sta affrontando una grave crisi sotto tutti i punti di vista ed ecco che arriva il Circo. Badate bene nulla da ridire su chi voglia svagarsi un po’ portando i bambini a farsi quattro risate con uno Sbirulino di cinquant’anni o con quattro poveri animali che sotto la ligia frusta del domatore saltano e corrono».
«Il problema è un altro – prosegue Pazzagli arrivando al vero nocciolo della questione -. Questo benedetto Circo è stato fatto mettere nella piazza più importante di Gavorrano, non me ne vogliano i centri storici, e proprio nel punto più nevralgico di tutto il Comune. Qui infatti abbiamo il Parco, ormai già ridotto a merdaio, dove continuano imperterriti a ritrovarsi genitori e bambini incuranti dei giochi macilenti, dell’erba alta e delle cacche di cane. Adesso con l’arrivo del circo la pineta adiacente è diventata un simpatico safari dove potete vedere zebre, elefanti, cammelli e dromedari. Insomma io ho deciso di non mandarci più mio figlio, per alcuni giorni spero, non vorrei venisse calpestato o rimediasse un calcio.
Ma i problemi non riguardano solo il parco, interessano secondo Pazzaglia anche la piazza e la scuola di Bagno. «Poi c’è la piazza. Una gran bella piazza che verrà ridotta a colabrodo una volta finita la fiera. Sapete quanti pali di acciaio devono essere piantati per sorreggere un tendone di quelle dimensioni? Inoltre abbiamo lo Stadio con una squadra che sta viaggiano ad alti livelli, e bambini e ragazzi che oltre a guardare le partite dei loro idoli vanno pure ad allenarsi in quello stesso campo. Immaginatevi macchine e pullman che fanno lo slalom tra le roulottes. Poi ancora poco distante c’è la piscina, per fortuna ancora molto frequentata, il campo di pattinaggio e hokey per i più piccoli e anche quella cosa che ormai da tempo ha perso il suo fascino nella nostra povera Italietta, “la Scuola” con il suo bel parcheggio invaso da camion, roulottes, gabbie e quant’altro. Allora io mi chiedo, come mai in tutti questi anni ogni genere di Circo e affini sono stati collocati in un bel campo adiacente in via Fratelli Cervi dove non dava noia a nessuno e adesso invece è stato deciso di posizionarlo in una zona talmente importante?».