Il portavoce di “Gavorrano Libera”: «Solamente una lista civica può essere la soluzione a questo stagnazione che sta attraversando il nostro territorio»; il modello potrebbe essere Monterotondo Marittimo
di Daniele Reali
Sopra: Gabriele Barbi, portavoce di Gavorrano Libera
IL PROGETTO – «Da alcuni mesi – scrive Barbi – sto cercando di creare un laboratorio politico per presentare una vera alternativa alle prossime elezioni amministrative a Gavorrano. Veniamo fuori da un anno tragico che ci ha portato al commissariamento del nostro Comune e ritengo che il nostro territorio abbia bisogno di un progetto serio e svincolato dai partiti, i quali hanno trascinato il nostro paese in questa fase di stallo. Solamente una lista civica può essere la soluzione a questo stagnazione che sta attraversando il nostro territorio. Il nome della lista ad oggi non c’è, ma la volontà e gli uomini, sia di sinistra di destra e di centro, ci sono. In questo progetto si parla di contenuti e non di leader, al contrario delle altre coalizioni. Nelle altre liste c’è già un leader predefinito e lo scontro sembra quasi a livello calcistico, con le rispettive ripicche e i connessi veleni tra i vari schieramenti. Sono convinto – aggiunge Barbi – che in questo momento il nostro territorio abbia bisogno di un amministrazione seria e vicina alla popolazione, come è avvenuto in comuni vicini come ad esempio Monterotondo Marittimo, dove persone di diversa cultura politica si sono messe assieme per il bene del loro territorio».
IL PASSATO E IL FUTURO – «Sono stato l’unico amministratore gavorranese – continua Barbi – ad uscire da una giunta perché in disaccordo sul regolamento urbanistico. Se fossi stato “buono e zitto” sicuramente ci avrei guadagnato in termini economici. Allo stesso modo circa dieci mesi fa ho lasciato, con sofferenza, il partito della Rifondazione comunista, non condividendone il percorso intrapreso a livello regionale e nazionale con la nascita della Federazione della sinistra. Condivido sempre i valori della sinistra ma non mi sento più rappresentato da nessun partito».
GLI AVVERSARI – «Vorrei fare un augurio – conclude Barbi – a tutti i candidati a sindaco già designati, ad iniziare dall’ex sindaco Borghi, la mia coetanea Mondei e il compaesano Balloni. Ritengo che però tutti loro siano troppo legati a logiche partitiche, anche se noto con piacere la nascita del comitato cittadino a sostegno del Borghi. Vorrei, in ultimo, che la campagna elettorale sia meno diffamatoria, velenosa e piena di rancori e che si inizi invece a parlare di contenuti, come l’ambiente, lo sviluppo e l’incentivo dei centri storici, la legalità ecc.; altrimenti il grosso pericolo è che la cittadinanza diserti la prossima tornata elettorale, disgustata da questo penoso e sterile spettacolo a cui abbiamo assistito fino ad oggi».