Presentata la coalizione “Centrosinistra Gavorranese” che sostiene la candidatura a sindaco dell’ex primo cittadino di Gavorrano: insieme ai tre partiti Sel, Psi e Verdi anche il comitato cittadino “Gente Comune”
di Daniele Reali
Gavorrano – Massimo Borghi è tornato e lo ha fatto da protagonista. A distanza di tre mesi dalla caduta della sua giunta dopo la rottura con il Partito Democratico, l’ex primo cittadino di Gavorrano ci riprova lanciando un nuovo progetto politico fondato sui tre partiti che sempre lo hanno sostenuto, Sel, Psi e Verdi, e sul comitato di cittadini “Gente Comune”. Tre forze politiche tradizionali più un’iniezione di società civile, rappresentata da tutti quei cittadini, che – come ha spiegato Gemma Mauri, portavoce del comitato – «hanno vissuto come un’ingiustizia» la fine dell’esperienza amministrativa di Borghi e hanno dato vita in modo spontaneo ad un movimento con lo scopo di sostenere la candidatura dell’ex sindaco e «intraprendere con la nuova amministrazione un rapporto diretto di dialogo e di condivisione».
(In alto il logo della lista che sostiene la candidatura a sindaco di Massimo Borghi)
Da sinistra: Gemma Mauri, portavoce del comitato “Gente Comune”, Massimo Borghi, Nicola Menale, segretario comunale di Sel, Rossano Galletti, segretario comunale Psi
La presentazione della candidatura di Borghi suona come l’apertura di fatto della campagna elettorale per questa nuova coalizione che come ha spiegato lo stesso candidato «rimane ancora aperta» ad altre forze dello schieramento di centrosinistra e in particolare all’Italia dei Valori e alla Federazione della Sinistra. Nessuna menzione invece per il Pd, considerato ormai un avversario politico da battere per tornare a governare nel “Palazzo” di piazza Buozzi.
Sul fronte delle possibili alleanze Massimo Borghi ha voluto comunque sgombrare il campo da eventuali contatti con il centrodestra di cui si erra parlato, anche sulla stampa, nelle settimane passate. «Faccio politica da quando avevo sedici anni – ha spiegato Borghi -, a Gavorrano tutti mi conoscono, la mia storia politica è sempre stata a sinistra e rimarrà a sinistra. Non c’è e non c’è mai stata la volontà di realizzare una lista civica con forze di centrodestra». Una smentita ufficiale rispetto a tutte le voci che si erano rincorse da settembre ad oggi e che avevano creato qualche imbarazzo tra gli elettori di Gavorrano, dell’uno e dell’altro schieramento. Un’idea che per Borghi non è mai nata e che forse era stata “costruita ad arte” per essere strumentalizzata.
I PARTITI – Sono tre, per il momento, gli alleati di Borghi. Sono gli alleati “storici” dell’ex sindaco, quelli che lo scelsero sin dalla “battaglia” delle primarie. Per Andrea de Sensi, portavoce dei Verdi, la scelta del suo partito è stata «la naturale continuazione» del percorso politico che nel 2009 ha visto il “sole che ride” sostenere l’ex sindaco. «Il Psi – ha detto Rossano Galletti, segretario comunale del Partito Socialista Italiano – è il movimento politico più “vecchio” presente a Gavorrano e ha scelto di sostenere Borghi anche dopo la fine della precedente legislatura perché ha giudicato estremamente grave l’atto con cui i consiglieri hanno deciso di porre fine all’esperienza dell’ex sindaco; le dimissioni dei consiglieri del Pd, tra l’altro non all’unanimità, sono una cosa inaccettabile della quale il nostro partito è stato tenuto all’oscuro. Per questo abbiamo scelto con coerenza di sostenere Borghi anche in questa nuova campagna elettorale». Fiducia incondizionata a Borghi anche da parte del “suo” partito, Sinistra Ecologia e Libertà: «è un onore per noi – ha detto Nicola Menale – segretario comunale si Sel – poter sostenere Massimo che da oggi non rappresenterà più soltanto Sel ma un’intera coalizione». Tra le notizie dell’ultim’ora, una addirittura arrivata durante la conferenza stampa e portata a Borghi per la lettura in diretta dal consigliere provinciale di Sel Tiziano Baldanzi, la disponibilità “incodizionata” della segreteria regionale della Federazione della Sinistra nei confronti dello stesso candidato sindaco. Ora ci sarà da lavorare a livello locale ma l’assenso arrivato da Firenze potrebbe aprire la strada ai “comunisti” per entrare come quarta forza politica nella colazione di Borghi.
IL COMITATO – Si chiama “Gente Comune” e sarà presto costituito formalmente. Si tratta del comitato di cittadini che appoggia la candidatura di Borghi. E’ nato spontaneamente – dicono dal comitato- sulle pagine digitali di Facebook come “moto” di ribellione «all’ingiustizia» subito dai cittadini di Gavorrano una volta caduta la giunta Borghi. «A breve – si legge nella nota del comitato – (il comitato, ndr) verrà formalizzato con un atto costitutivo che ne delinea le finalità e i principi ispiratori e che resta aperto alla libera partecipazione di chi dimostrerà interesse e condivisione di valori». Il comitato, come ci ha confermato anche Massimo Borghi, non svolgerà solo un ruolo “morale” ma da qui alle elezioni esprimerà una serie di candidati che saranno inseriti nella “lista Borghi”.
LA REGOLA DEL «50 E 50» – E qui c’è la novità della regola lanciata da Borghi. Lui l’ha chiamata così del “50 e 50” a spiegare che nella lista che lo appoggerà alle elezioni amministrative del 2011 compariranno per il 50% candidati consiglieri espressione dei partiti e per l’altro 50% candidati espressione del comitato.
IL PROGRAMMA – Sono sei i punti indicati da Borghi in questa prima conferenza di apertura della campagna elettorale. Punti che il candidato ha soltanto elencato riservandosi di presentare il programma completo e dettagliato in un secondo momento, quando sarà davvero l’ora di parlare di progetti concreti. Per il momento le priorità della coalizione del “Centrosinistra Gavorranese” sono: la legalità, la partecipazione, l’innovazione e le energie rinnovabili, il sociale e la cultura.