Tensione nell’ultima assemblea dell’Unione Comunale: il partito ha stigmatizzato il comportamento dell’ex segretaria; Massimo Vigni nominato coordinatore pro tempore in attesa del nuovo segretario
Gavorrano – Prima resa dei conti nel Partito Democratico dopo le dimissioni della segretaria Serena Remi. La deflagrazione provocata dalla sua decisione ha già prodotto i primi effetti. Ieri sera nell’assemblea dell’Unione Comunale sono state fatte scelte decisive per il futuro del partito a livello locale. Da una parte c’è stata la netta condanna per il comportamento della Remi, dall’altra l’Unione Comunale, in accordo con il segretario provinciale Barbara Pinzuti, presente all’assemblea, ha nominato un coordinatore pro tempore che avrà il compito di traghettare il partito nei prossimi giorni e fino alla elezione del nuovo segretario. Per questo ruolo è stato scelto Massimo Vigni.
«Le dimissioni di Serena Remi – si legge nel comunicato del Pd – da segretaria dell’Unione Comunale del PD di Gavorrano hanno suscitato nel Partito una profonda delusione e una grande amarezza, nonché sconcerto per il grave atto di irresponsabilità messo in atto dall’ex segretaria. Per far fronte alla difficoltà suscitata dal comportamento di Remi, l’assemblea dell’Unione Comunale di lunedì sera, alla presenza del Segretario Provinciale Barbara Pinzuti, ha proceduto all’individuazione di un coordinatore, nella figura di Massimo Vigni, che nel più breve tempo possibile, insieme ai Segretari di Circolo, porterà in sede di assemblea una proposta tesa a trovare la persona che rivestirà il ruolo di segretario del Partito Democratico di Gavorrano».
L’obiettivo, almeno secondo i rumors di corridoio, è quello di eleggere il prima possibile il nuovo segretario. Si parla di una settimana o al massimo dieci giorni, tempo utile per la scelta di un nuovo nome; nome che uscirà da una rosa ristretta sulla quale dovranno decidere segretari di circolo prima e unione comunale poi.
Ma il Pd non cerca soltanto un nuovo segretario, cerca anche il candidato a sindaco e anche in questo caso sembra che, in accordo con il segretario provinciale, l’Unione Comunale abbia tracciato una linea unitaria.
«A breve finiremo il giro di riunioni dei Circoli volte ad individuare le proposte di candidatura alle prossime elezioni amministrative, portandole prima agli iscritti poi all’Unione Comunale per la sintesi, nonché la procedura di consultazione dei cittadini per la redazione del programma elettorale; e presentare insieme la candidatura alla cittadinanza e ai possibili alleati politici».
Dura poi la condanna nei confronti di Serena Remi. La sua mossa ha lasciato il segno tra iscritti e dirigenti e nonostante una netta presa di posizione del partito nei suoi confronti, all’interno del Pd qualche ferita rimane ancora aperta.
«Il PD di Gavorrano – si legge ancora nella nota dei democratici – ritiene immotivato e quindi ancora più grave l’atto di dimissioni di Serena Remi, infatti il percorso portato avanti finora è esattamente quello proposto dall’ex segretaria stessa: riunioni di circolo e passaggio tra gli iscritti per vagliare le eventuali proposte di candidatura. Vogliamo precisare inoltre che le assemblee di Circolo sono sempre state puntualmente partecipate e che a potersi “contare sulle dita di una mano” erano le poche assenze peraltro tutte giustificate. Un altro chiarimento: nessuno sia all’interno del Partito che alle assemblee finora svolte, ha mai escluso l’ipotesi di possibili ricandidature, a qualsiasi titolo, dei 9 consiglieri dimissionari chiamati in causa; ma, al contrario, il punto fisso condiviso da tutti è sempre stato quello di ripartire proprio dagli ex consiglieri, quali fondamentale risorsa per il Partito. Anzi, la stessa Remi aveva fortemente sostenuto la proposta di candidatura della Mondei in occasione della riunione del Circolo di Bagno che si era tenuta due giorni prima delle dimissioni: mercoledì sera. Riteniamo che un incarico di dirigente politico, quale quello di Segretaria di Unione Comunale, comporti la doverosa adozione e applicazione del più profondo senso di responsabilità e di coerenza nella condivisione delle proposte, delle regole e delle maggioranze; senso di responsabilità che deve necessariamente prevalere su ogni ambizione o personalismo».