Intervista a Mauro Pasquali, coordinatore provinciale Idv: «programmi chiari e definiti» per evitare nuove crisi nel centrosinistra
– Come partito che ha una storia così recente, ma che ha avuto anche una progressione nel consenso degli elettori importante, oggi si appresta e vuole assumersi la responsabilità di essere forza di governo anche nella realtà comunale di Gavorrano. E’ evidente che trovare una corrispondenza coerente tra quelli che sono i valori fondanti del nostro agire politico e una applicazione in una realtà comunale, oltretutto così complessa come quella di Gavorrano, non è cosa semplice. Non possiamo ignorare che in questo momento i due partiti del centro sinistra sono impegnati nei congressi che dovranno configurare ed eleggere un nuovo quadro dirigente a livello provinciale. L’IDV ha le sue idee, i suoi programmi, basta andarli a leggere nel portale dell’IDV, ma fra le sue idee c’è anche quella di avere un serrato dialogo con i partiti del centro sinistra, con il fine di costruire una coalizione forte e coesa che ci dia, in prospettiva, la sicurezza di ben governare ed attuare il programma concordato e proposto ai cittadini nella prossima legislatura. Programma locale che non potrà essere in contraddizione in alcuna sua parte con il programma nazionale votato all’unanimità al Congresso Nazionale dello scorso febbraio a Roma.
– L’Italia dei Valori si pone come una novità nel panorama politico locale, come giudicate dall’esterno la crisi che ha interessato il centrosinistra, la rottura tra Massimo Borghi e il Partito Democratico, la caduta della giunta e la fine anticipata della legislatura?
– Vede, leggendo dai giornali e dalle televisioni locali le reazioni dei partiti a livello provinciale interessati, mi sono convinto che la crisi e le sue ragioni le possano comprendere solo i cittadini di Gavorrano, che le hanno vissute giorno per giorno. Dall’esterno si possono dare solo “ impressioni” o giudizi da Soloni: io non condivido la politica fatta con le “impressioni” né credo di avere le capacità del Solone. Certamente tutto questo pone problemi per una forte ripartenza della nuova amministrazione che gli elettori sceglieranno. Avere programmi ben definiti con obiettivi importanti ma chiari e comprensibili rispetto al solito “bla bla” della politica crediamo possa costituire un antidoto se non efficace almeno importante rispetto alle questioni pregresse che hanno causato la crisi della Giunta e dei rapporti tra i due partiti del centro sinistra.
– Parlando del futuro avete già aperto un tavolo di trattativa con le altre forze presenti sul territorio per un’eventuale coalizione, un’alleanza programmatica elettorale? C’è anche la possibilità che l’Idv si presenti agli elettori di Gavorrano da sola, con una sua lista?
– E’ evidente che dei contatti ci sono stati e in tutti e due i casi mi è stato fatto presente che si era in attesa della dirigenza provinciale per avere un tavolo condiviso e che non arrivasse a della analisi politiche che potevano essere “corrette” a livello superiore. Pertanto il segnale che ho cercato di evidenziare è stato quello del metodo dei rapporti: non possiamo prendere in considerazione partiti che ci “offrono” un rapporto che non sia di pari dignità e di correttezza e trasparenza assoluta. Oggi noi siamo sotto gli occhi dei cittadini che si aspettano trasparenza, chiarezza negli obiettivi e che siano nell’effettivo interesse dei cittadini: possiamo anche ritenere necessarie politiche difficili per i cittadini, ma non siamo disponibili a politiche che non abbiamo come fine principale l’interssa della collettività.
– Sappiamo che è ancora presto per parlare di programmi e di candidati, ma a noi piace anticipare un po’ quello che sarà il futuro per comprendere meglio la situazione attuale. Italia dei Valori ha già in mente un programma con delle priorità, un documento di intenti da sottoporre anche alle altre forze politiche per trovare una convergenza su temi concreti e non soltanto una semplice comunanza ideologica?
– E’ da circa due mesi che il Direttivo provinciale e tutti gli iscritti competenti a vario titolo stanno lavorando per preparare un programma di governo per i Comuni che andranno al voto la prossima primavera: a dire il vero quando siamo partiti Gavorrano non era compreso nell’elenco: stiamo cercando di recuperare il gap. E’ evidente che io il biglietto da visita (leggi programma) lo faccio per darlo a qualcun altro per confrontarmi con lui: il nostro non è un partito ideologico, ma partito di ideali: se avrà il modo di leggere il nostro programma sulla rete capirà quanto sua importante la differenza e quanto questo ci ponga in una posizione di dialogo aperto e senza pregiudizi con gli altri partiti del centro sinistra.
– Lei pensa che a Gavorrano, dopo quello che è successo, si possa aprire una nuova pagina per la politica locale e che il nostro comune diventi un laboratorio dove sperimentare nuovi progetti da esportare in futuro anche in altre realtà? In altre parole c’è la possibilità a Gavorrano di dare vita ad un progetto politico che sia diverso e nuovo rispetto a quello che è sempre stato proposto in passato?
– Un Comune deve essere amministrato con delle idee e con degli obiettivi chiari che devono essere la concretizzazione di esigenze che la realtà di quel comune esprime in modo più o meno evidente : a mio avviso ha poco senso parlare di laboratorio politico o altre definizioni che hanno a che fare con la chimica ma non con la politica; il concetto di “esportare” poi risulta per me problematico: un obiettivo programmatico che io mi posso porre per Gavorrano non è detto che sia interessante e/o utile per un altro Comune.