Un’ordinanza sospende fino al 26 di ottobre le limitazioni di orario volute da Borghi per i locali pubblici
di Daniele Reali
Gavorrano – Primi effetti della decisione del Tar di accogliere in via cautelativa e fino alla pronuncia definitiva il ricorso del bar Baccondivino di Grilli contro la controversa ordinanza sui videopoker. Il commissario prefettizio Vincenza Filippi ha sospeso con un’altra ordinanza uno dei dispositivi dell’atto voluto dall’allora sindaco Massimo Borghi, forse il più contestato dagli esercenti del comune, quello che riguarda gli orari di apertura dei bar. Una sospensione, quella introdotta con l’ordinanza del commissario, che segue il decreto emesso dal Tar il 1 ottobre e che fino al 26 di questo mese, giorno in cui è fissata la camera di consiglio del tribunale amministrativo regionale della Toscana per discutere in modo più approfondito del provvedimento emanato lo scorso 10 agosto, ha efficacia soltanto su il “punto 4” del dispositivo dell’ordinanza.
Di fatto l’ordinanza del commissario estende la sospensione decisa dal Tar nel caso del Boccondivino anche agli altri bar del comune di Gavorrano annullando temporaneamente la limitazione che Borghi aveva pensato per tutti i locali pubblici, circoli culturali compresi, dove fosse presente almeno un videopoker o un “apparecchio” similare. Questo il testo dell’ordinanza sul quale interviene il provvedimento del commissario prefettizio: “è fatto divieto ai proprietari di esercizi comunque denominati nei quali sono installati video poker, o similari, di proroga dell’orario notturno dell’esercizio. Le attività dovranno chiudere al pubblico non più tardi delle ore 19 nel periodo ottobre/aprile e delle ore 20 nel periodo maggio/settembre” (questo il link al sito del comune di Gavorrano dove è stata pubblicata l’ordinanza del emessa dal commissario ordinanza 7 ottobre 2010).
Adesso la parola passa ai giudici del Tar che dovranno pronunciarsi sul ricorso del Boccondivino. Fino ad allora nessun esercente rischierà più, come è successo fino alla sospensione introdotta dal commissario, di subire una sanzione per aver violato l’ordinanza. Fino ad oggi infatti in tanti hanno rischiato, senza che si sia mai verificato, di ricevere una multa, anche perché, nel comune di Gavorrano, tranne il Boccondivino, nessun altro locale pubblico aveva deciso di rispettare le limitazioni disposte dall’ordinanza di Massimo Borghi.