Scenari futuri: l’Unione di Centro dice no a possibili alleanze con la sinistra e critica il comportamento tenuto da Massimo Borghi nella nota vicenda dell’ordinanza sui videopoker
di Annalisa Mastellone
Gavorrano – L’architetto Karl Stefanowicz (foto in basso), nominato nuovo leader della sezione comunale dell’Unione di Centro a maggio, dice la sua sulle vicende politiche cittadine, e si prepara a scendere in campo per le prossime elezioni amministrative, in piena autonomia decisionale rispetto al coordinamento provinciale guidato da Gabriele Bellettini. (In grassetto sono riportate le nostre domande, in corsivo le risposte)
– Cosa pensa di quel che è successo e che sta succedendo?
– Sta di fatto che, all’interno dell’Unione del Centro-sinistra qualche settimana fa è scoppiato una vera e propria campagna persecutoria, la quale non ha più nulla in comune con un comportamento politicamente corretto e democratico. A parte il fatto che queste polemiche e continui bisticci danneggiano enormemente l’immagine dell’intero territorio, portano e porteranno al disorientamento del cittadino ed ostacolano il lavoro costruttivo circa le soluzioni urgentemente necessarie dei problemi esistenti.
– È stato alle varie assemblee pubbliche per sentire entrambe le “campane”: le va di esprimere un suo giudizio politico su come si sono comportati Borghi da una parte e Pd dall’altra?
– Non entra nella filosofia dell’Udc-Gavorrano, immischiarsi nelle polemiche altrui – in questo caso – nelle querelle all’interno della maggioranza. Quello che noi condanniamo è la totale mancanza di democrazia, non solo ma soprattutto dalla parte dell’ex sindaco, dimostrato tra l’altro con l’emissione della famosa ordinanza sulle slot. Non solo il sindaco, ma anche i consiglieri comunali sono stati eletti democraticamente dalla cittadinanza gavorranese e ciò significa che, come rappresentanti della maggioranza dei cittadini, hanno il diritto di essere informati e sentiti.
– Quali sono gli scenari possibili in futuro secondo lei: alleanze, accordi di forze politiche? L’Udc con chi andrà “a braccetto” ?
– Viste le circostanze, cioè la profonda spaccatura dell’Unione di centro-sinistra, il pronunciamento della lista Fabiano di appoggiare l’ex-sindaco (assemblea nel cinema di Bagno di Gavorrano), la totale mancanza di un centro-destra e altro, ritengo possibile di cotte e di crude. I limiti delle possibilità sono molto ampie. L’Udc-Gavorrano, insomma, non farà parte di speculazioni e di giochetti di potere, ciononostante appoggeremo ogni iniziativa, che, secondo la nostra linea politica, secondo il nostro programma, servirà a risolvere i piccoli e grandi problemi della cittadinanza gavorranese. Io sono uno che si schiera con l’idea, ma mai con la sinistra, perché non è in grado di realizzare anche le buone idee che ha, a causa delle sue rigide strutture interne e del modo che ha di fare politica, legato a concezioni vecchie e ormai superate dai tempi attuali. Né mi riconosco nella destra della lista Fabiano, che non è la vera destra.
– Cosa farebbe se fosse sindaco?
– Innanzitutto si dovrebbe riorganizzare l’amministrazione per reperire e ottimizzare le risorse, attualmente scarse. Poi migliorare il decoro urbano, la sicurezza stradale, combattere la microcriminalità, solo per parlare di alcune urgenze. Una cosa che mi sta molto a cuore è lo sviluppo della piccola e media imprenditoria, favorendo e non ostacolando la nascita di nuove attività, e stimolare inoltre il turismo, viste le potenzialità che Gavorrano ha di diventare un’importante attrazione da questo punto di vista. Le mie sono idee che intendo portare avanti ascoltando quello che vuole la popolazione, in modo da valutare insieme e in divenire quelle che sono sentite come priorità, perché la politica deve essere al servizio del cittadino.