Una nuova storia: democratici incapaci di ammodernarsi e inadeguati alle richieste della società; giovani molto deludenti
La critica più forte e più dura viene rivolta dai tre consiglieri, Fabrizio Fabiano, Piero Simonetti e Paola Vincenti, all’atteggiamento dei democratici nei confronti delle istituzioni e alla decisione di non partecipare alla seduta del consiglio comunale del 21 agosto da parte dei consiglieri area Pd. «Aver disertato la seduta del consiglio comunale – scrivono i consiglieri di minoranza – ben coscienti che sarebbe mancato il numero legale, è la conferma della concezione “padronale” che il PD ha sempre avuto a Gavorrano. Ossia, la detenzione del potere amministrativo è sempre stata una necessità dei DS e PD, per poter spadroneggiare indisturbati sul territorio, controllarne la vita pubblica e privata, determinare chi doveva crescere e chi no, fingendo di occuparsi dei problemi dei cittadini, ma dedicando l’interesse maggiore ai propri interessi di bottega e di casta politica locale».
E se da una parte il tentativo di esprimere solidarietà all’ex vicesindaco Gabrielli viene considerato lodevole dall’opposizione, meno tenero è il giudizio di “Una nuova storia” nei confronti dei giovani Pd: bocciati in toto, (i giovani, ndr) «si sono frettolosamente accodati ai vecchi padroni del vapore, con l’unico obbiettivo di risultare inquadrati, allineati ed ubbidienti».