La mozione sarà presentata nella oggi pomeriggio alle 15 e depositata lunedì; Borghi al Pd: la responsabilità è dei “vecchi”
Gavorrano – Adesso è ufficiale. Il Partito Democratico ha stilato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Massimo Borghi. Il documento è stato ultimato nella giornata di ieri e sarà presentato in giornata agli organi di stampa. Poi lunedì sarà depositato all’ufficio protocollo del comune.
Con questo atto il Pd apre così la strada alle elezioni anticipate. Un atto chiaro e voluto dalla dirigenza del Pd in tempi brevi tanto che viene presentato nel giorno stesso della seduta del consiglio comunale, convocata per oggi. Un modo per fugare ogni dubbio su un possibile dietrofront come paventato nei giorni scorsi.
Fermezza e celerità. Questi le caratteristiche dell’azione messa in campo dal Pd, un partito che in questo momento sembra viaggiare dritto verso un obiettivo preciso senza fermarsi ad ascoltare eventuali canti di sirene. L’obiettivo è chiudere questa esperienza fallimentare con l’alleato, ormai ex, Massimo Borghi e costruire un nuovo progetto politico da condividere con i cittadini di Gavorrano.
Da oggi, questo si può dire, si chiude una pagina e se ne apre un’altra, una pagina che andrà ad arricchire l’almanacco istituzionale del comune e la sua storia politica: per la prima volta la maggioranza in consiglio chiede la sfiducia per il suo sindaco e quindi si interrompe per volere del consiglio un mandato amministrativo in corso.
Appresa la notizia, il sindaco che già nei giorni scorsi aveva manifestato l’intenzione di essere disponibile ad un confronto per poter evitare la soluzione del commissariamento, ha affidato il suo pensiero ad un comunicato dove il primo cittadino di Gavorrano analizzando l’attuale situazione politica attacca i ” vecchi” del Pd, assolve i giovani del partito e si appella alla loro voglia di cambiamento.
«Nel momento in cui – si legge nella parte conclusiva del documento di Borghi – verrete in consiglio a votare la mozione contro un Sindaco dei cittadini non “ucciderete” me ma la speranza di cambiamento di una Gavorrano migliore. Ricordatevelo! La mia fine era segnata, non ne avete certo colpa voi e per questo continuo a provare “grande affetto” nei vostri confronti e per alcuni anche immutata stima. Marzio Scheggi nei giorni scorsi da politico intelligente e da ex buon sindaco ha fatto una proposta seria e concreta che merita attenzione da parte della politica. Personalmente pur di scongiurare il commissariamento del comune che creerebbe un danno gravissimo alla comunità gavorranese metto a disposizione l’ultima cosa che mi è rimasta e della quale sono orgoglioso e fiero “la mia dignità” . I cittadini capiranno».