Il partito di Massimo Borghi stigmatizza il comportamento dei consiglieri del Pd, attacca il capogruppo Francesca Mondei e lascia una porta aperta per il futuro della legislatura
Gavorrano – Il partito “vendoliano” sta dalla parte di Massimo Borghi e non poteva che essere così. Il sindaco è espressione di Sinistra Ecologia e Libertà e anche grazie al primo cittadino ha ottenuto risultati importanti sul territorio tanto da conquistare il seggio uninominale nelle elezioni del 2009 e portare in consiglio provinciale un suo rappresentante in luogo del più favorito candidato del Partito Democratico. Ma questa orami è già storia “vecchia”e serve soltanto a capire quanto il partito del governatore di Puglia, il “fabbricatore” Nichi Vendola, a Gavorrano sia legato strettamente alla figura politica e umana di Massimo Borghi.
Un’unione solida, quella tra sindaco e partito, che non si è scalfita neanche dopo la bufera sollevata in questi giorni. Sel con un comunicato, diffuso già nel giorno più “duro” per la politica locale, sabato scorso giorno del consiglio “andato a vuoto”, ha voluto confermare la fiducia a Borghi difendendo la scelta del primo cittadino di revocare la nomina all’ex vicesindaco Luca Gabrielli, criticando il comportamento dei nove consiglieri Pd e assolvendo l’assessore Daniele Tonini, in questi giorni nell’occhio del ciclone, più vicino ormai alle posizioni di Sinistra Ecologia e Libertà che a quelle del Pd.
«Ci rammarichiamo – si legge nel comunicato di Sel – in quanto per divisioni e divergenze politiche è stato chiaramente perpetrato uno schiaffo politico all’Istituzione, e di conseguenza a tutta la comunità di Gavorrano, avendo il gruppo di consiglieri PD deciso di astenersi dal presentarsi, ad eccezione dell’Assessore Tonini, venendo quindi meno al mandato dei cittadini che hanno eletto i loro rappresentanti perché portassero avanti l’attività amministrativa del nostro Comune, e non certo per far si che la volontà di critica nei confronti del Sindaco Borghi producesse l’annullamento del Consiglio Comunale per mancanza del numero legale». (nella foto in alto Andrea Biondi, consigliere comunale)
Ma le critiche di Sinistra Ecologia e Libertà non riguardano soltanto le nove assenze in consiglio, ma vanno a colpire in maniera particolare il capogruppo del centrosinistra Francesca Mondei. «Ci rammarichiamo – scrivono ancora da Sel – perché il Capogruppo Francesca Mondei, che insieme agli altri partiti della compagine di Centro-Sinistra abbiamo sostenuto al momento della sua nomina in sostituzione del nostro esponente e tuttora Consigliere Comunale Andrea Biondi (presente alla seduta consiliare di sabato, ndr), è venuta meno al suo ruolo unitario e di espressione dell’intera Alleanza in Consiglio Comunale, decidendo anch’essa di non essere presente quest’oggi, e soprattutto per essere firmataria di un documento destinato ai Consiglieri Comunali PD, nel quale si abbandona chiaramente la strada del confronto all’interno dell’Alleanza di Centro-Sinistra, per scegliere la strada dell’imposizione della volontà PD verso l’intera compagine, facendo esclusivamente leva sulla legge dei numeri, che può produrre solo divisioni e lacerazioni».
E se Sel ha voluto lanciare un messaggio di solidarietà al suo sindaco attribuendo la responsabilità dello “schiaffo politico” alle istituzioni al Partito Democratico, lascia però la porta aperta per il futuro della legislatura, a patto che qualcuno faccia un passo indietro, insomma che il Pd torni sui suoi passi. «Confidiamo – concludono da Sel – nella ferma volontà del Sindaco Massimo Borghi nel portare avanti il proprio mandato, e dall’altra che dopo aver toccato il fondo si possa risalire, anche attraverso nette prese di distanza da spettacoli di bassa politica come stiamo assistendo oggi a Gavorrano».