Sempre piĆ¹ vicina la sfiducia per il sindaco che ha spiegato i motivi della rottura con il suo vice e ha scartato lāipotesi dimissioni; Gabrielli: Ā«Niente da nascondereĀ»; critiche dallāopposizione
di Daniele Reali
GAVORRANOĀ ā A Gavorrano non esiste piĆ¹ una maggioranza. I primi effetti della crisi che si ĆØ aperta in questi giorni tra Sindaco e Partito Democratico si fanno sentire. Nove consiglieri del Pd disertano il consiglio comunale convocato per oggi e la seduta viene annullata per mancanza del numero legale. Lāiniziativa dei Democratici suona come una risposta forte alla decisione di Massimo Borghi di allontanare dalla sua squadra di governo lāex vicesindaco Luca Gabrielli e rappresenta il primo passo del percorso che porterĆ alla fine dellāattuale esperienza politica e amministrativa di Gavorrano. Soltanto un consigliere del Pd, Daniele Tomni, ha deciso di presentarsi in aula e non seguire le indicazioni di partito, sfuggendo anche al richiamo di unitĆ e unione che era stato rivolto a tutti i consiglieri democratici dal capogruppo Francesco Mondei in una lettera a loro indirizzata.
E la replica del primo cittadino sulla ācacciataā di Gabrielli non si ĆØ fatta attendere. A margine della seduta consiliare āsaltataā, Borghi (foto a sinistra) ha diffuso un comunicato per spiegare le motivazioni che hanno portato alla rottura tra lui e il suo vice.
Ā«Il ritiro delle deleghe ā ha spiegato il sindaco ā ĆØ avvenuto esclusivamente per il venir meno del rapporto fiduciario. Gabrielli, invece di informarmi che la sua famiglia ebbe dalla passata legislatura un rimborso per risarcimento danni di 16mila euro a seguito degli sversamenti fognari nella proprietĆ dei genitori, era impegnato ad esprimere il suo giudizio negativo sulla mia attivitĆ , mettendomi di conseguenza in grave difficoltĆ date le aspettative di risarcimento danni da parte delle famiglie oggi interessate dalla vicenda degli sversamenti fognari in localitĆ le Case. Di tutto questo sono venuto a conoscenza a seguito di una visita ispettiva della Corte dei Conti per il riconoscimento legittimo di un debito fuori bilancio della precedente amministrazione. Lāaltro aspetto ā sottolineato da Borghi ā ĆØ il non aver condiviso la linea politica amministrativa, nemmeno sotto lāaspetto morale ed anzi in tal senso aver dichiarato che si sarebbe battuto per costringermi al ritiro dellāordinanza dei video poker, atto che sāinquadra nella tutela della salute dei cittadini e sopratutto di quelle fasce piĆ¹ deboli soggette a sindrome da gioco compulsiva. Per quanto mi ĆØ stato possibile ā ha spiegato Borghi ā ho cercato di tutelare le persone visto che nel decreto di revoca non sono riportate le motivazioni, ma oggi mi vedo costretto a rivelarne i contenuti per fugare ogni dubbio che si possa insinuare nei confronti di un mio ex ma valido collaboratore e dellāobiettivitĆ di giudizio della mia personaĀ».
Sul suo futuro Borghi ĆØ stato chiaro e ha escluso eventuali dimissioni, ribadendo il concetto giĆ espresso nei giorni scorsi: soltanto il consiglio comunale puĆ² revocargli la sfiducia.
Luca Gabrielli, che in questi giorni ha ricevuto la solidarietĆ dal partito, ha dichiarato di sentirsi tranquillo. Ā«Non ho niente da nascondere. Gli atti citati dal sindaco sono atti pubblici e conosciuti da tuttiĀ».
Contestazioni e critiche invece sono arrivate dallāopposizione. Per Fabrizio Fabiano, capogruppo della lista di minoranza āUna nuova storiaā quello dei consiglieri del Pd che hanno scelto di non presentarsi in aula ĆØ stato un comportamento antidemocratico.
In attesa di nuovi sviluppi, per lunedƬ prossimo ĆØ convocata lāUnione Comunale dei democratici, anche le altre forze politiche presenti sul territorio sono in fermento: il gioco delle parti ĆØ appena iniziato e giĆ si guarda al voto come unica soluzione possibile per uscire da una crisi che ha assunto i caratteri della frattura insanabile. Sabato prossimo ĆØ stato nuovamente convocato il consiglio comunale e giĆ si pensa ad un altro fine settimana infuocato.