Gavorrano – «Nella maggior parte del territorio comunale sono presenti scarichi incontrollati di reflui fognari a cielo aperto, che vanno al suolo o in corsi d’acqua, senza depurazione alcuna». Questi i risultati di un’indagine effettuata nei mesi scorsi dal gruppo di minoranza “Una nuova storia-Fabianio”, che ha appena consegnato al sindaco Borghi un dossier, con foto e video, che denuncia la situazione emersa da continui sopralluoghi e verifiche in giro per il paese. Allarme che la lista d’opposizione aveva già lanciato a marzo, e su cui torna di nuovo in seguito ai recenti sviluppi della querelle tra Comune e Acquedotto del Fiora, in attesa della sentenza definitiva del Tar.
«A seguito di nostre recenti indagini – si legge in un comunicato della lista Fabiano, pubblicato nella bacheca che il gruppo di minoranza ha in facebook – costituite da continui sopralluoghi e verifiche in campo, è emerso che la maggior parte del territorio comunale è caratterizzato da scarichi fognari al suolo od in corsi d’acqua, senza depurazione alcuna. Il caso riguarda i centri abitati di Giuncarico, Ravi, Grilli, Potassa, Bivio Ravi, Castellaccia.
Altre frazioni del Comune, pur essendo in esercizio il depuratore ubicato nella zona industriale di Bagno, presentano in certe aree alcuni scarichi fognari direttamente al suolo, si tratta di particolari sezioni di Filare e Gavorrano capoluogo. Lo stesso accade a Caldana che pur avendo un depuratore in funzione presenta tuttavia delle sezioni non collegate alla rete fognaria. Alcuni scarichi vanno direttamente a terra, inquinando falde acquifere naturali e imputridendo il suolo.
«Altri scarichi – sostengono i consiglieri Fabiano, Simonetti e Vincenti – confluiscono nei corsi d’acqua del Rigo e del Sovata, che a loro volta scaricano nel fiume Bruna, il quale va a sfociare nel mare a Castiglione della Pescaia. Fortemente preoccupati per la situazione complessiva che ne deriva, sia ai fini della salute pubblica, della tutela ambientale e per i probabili riflessi consequenziali anche sul mare di Castiglione della Pescaia, sollevammo immediatamente la faccenda agli organi competenti non ottenendo però alcuna risposta. Adesso, a seguito della iniziativa presa dalla giunta Borghi (l’ordinanza sindacale con cui il Comune chiedeva a Fiora spa di regolarizzare immediatamente, con opportuni lavori, lo scarico fognario a “Le Case” ) e della conseguente positiva ordinanza del Tar (che ha respinto il ricorso dell’acquedotto che ha impugnato l’ordinanza del primo cittadino chiedendone l’annullamento), abbiamo inoltrato al sindaco di Gavorrano tutta la documentazione foto/video in nostro possesso e relativa alle indagini da noi svolte sul territorio. Condividiamo l’azione intrapresa dalla giunta municipale sulla tematica degli scarichi fognari, perché va anzitutto a tutelare gli interessi prioritari dei cittadini amministrati. La pronuncia del Tar inoltre, come azione conseguente, fa finalmente chiarezza su quali devono essere i compiti di Acquedotto del Fiora spa e quali quelli dei Comuni. Con la documentazione che abbiamo fornito oggi al sindaco Borghi – conclude il comunicato della lista civica – vogliamo augurarci che si possa porre fine in tempi brevi alla vergognosa situazione delle fogne nel territorio comunale, nella convinta speranza che le Autorità competenti non intendano trascurare ancora le possibili conseguenze negative sulla salute ed igiene pubblica».