Gentili: “Puntare sui combustibili fossili sarebbe un errore”
Grosseto – Dopo la presa di posizione a livello regionale anche a livello locale Legambiente dice no alla possibilità di proseguire con le ricerche di giacimenti di combustibili fossili sul nostro territorio provinciale che riguardano sopratutto la valle del Bruna a confine tra i comuni di Roccastrada e Gavorrano. Puntare su petrolio e gas per l’associazione del cigno sarebbe un errore, anche in considerazione del fatto che la Maremma, primo distretto rurale d’Europa, è candidata da tempo a recitare un ruolo di primo piano nel settore dello sviluppo sostenibile e delle rinnovabili.
Angelo Gentili (nella foto in basso), membro della segretaria nazionale di Legambiente e responsabile del Centro “Il Girasole” di Rispescia, non vede di buon occhio la nuova corsa all’oro nero che ci riguarda da vicino e che interesserebbe non soltanto la terra ferma, ma anche eventuali trivellazioni marine nei fondali compresi tra la costa maremmana e l’isola d’Elba. Uno scenario che preoccupa molto gli ambientalisti. Gli impianti di estrazione, sia a terra che a mare, rappresenterebbero un rischio troppo alto per il nostro territorio sia per le sue caratteristiche ambientali che per la sua vocazione turistica. Tra l’altro da anni in provincia di Grosseto si è lavorato molto per sviluppare il settore delle fonti alternative puntando a raggiungere un’autonomia energetica fondata sull’utilizzo delle rinnovabili.
Petrolio e gas: nel futuro della Maremma ci potrebbero essere pozzi di petrolio e impianti di estrazione di gas e metano
Il caso degli Stati Uniti e della marea nera, che in poco tempo ha messo in ginocchio l’ambiente e l’economia degli stati che si affacciano sul Golfo del Messico, dovrebbero far riflettere. Tra l’altro, ha spiegato Gentili, nel caso di un incedente simile a quello avvenuto oltreoceano le società che dovrebbero investire nei progetti di estrazione non sarebbero in grado di gestire situazioni d’emergenza e per noi sarebbe un danno irreparabile.
Ma Legambiente non dice solo no alle trivellazioni e agli impianti di estrazione di gas e metano. Dice anche si alle energie rinnovabili, si alle produzioni enogastronomiche di qualità e al turismo che nella nostra terra non può più prescindere dal rispetto e dalla tutela dell’ambiente. Puntare insomma su energia pulita e sviluppo sostenibile e dimenticare i combustibili fossili e i rischi che potrebbe portare una nuova corsa all’oro nero.