Gavorrano – Con una lettera unitaria i tre gruppi di minoranza in consiglio comunale tornano a parlare del bilancio e della destinazione di risorse decisa dall’amministrazione di Massimo Borghi.
I tre capigruppo di opposizione, Fabrizio Fabiano per “Una nuova storia”, Mauro Lorenzini per “Altenativa Democratica” e Gabriele Barbi per “Gavorrano LIbera” questa volta parlano in particolare della decisione di riqualificare i locali dell’ex Circolo Arci di Caldana per metterli a disposizione di una compagnia teatrale stabile, intervento che naturalmente sarà a carico delle casse comunale.
Nella lettera pur ammettendo la necessità di investire in iniziative culturali e che possano accrescere il patrimonio umano e sociale del nostro comune, i rappresentanti della minoranza criticano la scelta di finanziare se pur con poche migliaia di eruo un intervento poteva essere evitato.
Caldana: la minoranza chiede maggiore attenzione nelle decisioni di spesa del comune.
«Se prendiamo – scrivono i consiglieri rivolgendosi al sindaco – la sostanza della relazione da lei fatta in Consiglio Comunale pochi giorni fa, a sostegno dell’approvazione del bilancio preventivo 2010, ricordiamo benissimo il suo profondo dispiacere per non aver potuto fare di più a favore di chi ha bisogno di sostegno per tirare avanti, nel vasto campo dell’assistenza sociale, dei bisogni della comunità gavorranese in senso più ampio. E ricordiamo anche la sua amarezza per la diminuita disponibilità finanziaria del nostro Comune, doppiamente penalizzata dai vincoli derivanti dai minori trasferimenti statali, che rallentano od impediscono il realizzarsi di altre opere».
Aspetti condivisi anche dall’opposizione che però critica questa ultima scelta. «Ciò nonostante – si legge nella lettera indirizzata a Borghi -, si vanno ad impegnare altri soldi pubblici – anche se solo per la logistica – per altra iniziativa teatrale nel nostro Comune, senza cercare altre soluzioni (magari degli sponsor) in grado di sostenere questa spesa. Crediamo che ci siano altri settori che “piangono miseria”. Quindi si deve ragionare in base a ciò che serve nell’immediato. Cinquemila, diecimila euro – in alcuni casi – sono più che una boccata di ossigeno per certe situazioni altamente critiche ed esistenti»
La lettera si cnclude con una precisa richiesta di dietrofront: «Le chiediamo quindi di rivedere le eventuali decisioni prese in merito e mantenere fisso il timone amministrativo verso altre priorità sociali, maggiormente condivise e non di nicchia».