La foto che abbiamo scelto questa settimana è un delle più note scattate fra le mura paesane. Ritrae Piazza del Popolo prima degli anni ’50. Nel 1954 il pozzo al centro della piazza fu demolito per consentire di parcheggiare le auto. Erano gli anni del dopo guerra e la nuova economia italiana avrebbe favorito anche in un piccolo paese di provincia la diffusione della automobili. Il pozzo, collegato alla cisterna costruita sotto la piazza, non veniva più utilizzato da tempo perché in quegli anni la maggior parte delle case era stata ormai raggiunta dalle conduttore dell’acquedotto. Andare in piazza a prendere l’acqua non era più un’esigenza dei giuncarichesi. Il pozzo poteva essere sacrificato sull’altare della modernità.
La foto potrebbe forse risalire al periodo del ventennio fascista o anche ai primi anni del ‘900. Da mettere in evidenza che proprio da questa foto e da un’altra immagine della piazza, scattata da un’altra angolatura, gli architetti hanno potuto ricavare le misure originarie del pozzo, ricostruito durante l’intervento di recupero del centro storico nel 2002.
Come si vede sulla sinistra della fotografia in passato la piazza non era dotata del “belvedere” che fu realizzato negli anni ’60 dal comune di Gavorrano per estendere la superficie della piazza. La piattaforma fu costruita in cemento armato con pilastri che la sostengono e che poggiano in corrispondenza del vicolo che scende verso via delle Sasse.
Con l’intervento del 2002 di riqualificazione la piazza è stata nuovamente pavimentata e è tornata ad avere almeno in parte l’aspetto originario. In futuro, ma questa è soltanto un’idea che da qualche anno viene sostenuta con convinzione dal Giunco, si potrebbe dare la possibilità di accedere in sicurezza all’antica cisterna, costruita a mattoni, colonne e volte, o magari semplicemente renderla visibile dal piano interrato con una vetrata e una adeguata illuminazione.