“La Bartolina”, una delle fattorie storiche del comune di Gavoranno, si estende per decine di ettari tra la Castellaccia e il confine con il comune di Roccastrada, e per rilanciare la sua immagine ha scelto di investire in una delle colture più antiche conosciute dall’uomo, quella del farro. Vittorio Pagano, titolare dell’azienda, imprenditore attento, è da molti anni nel settore e per innovare ha voluto puntare sulle produzioni tipiche di qualità, scegliendo proprio il farro.
In provincia di Grosseto soltanto un’altra azienda, a Semproniano, coltiva il farro e a fronte di un mercato in crescita e con grande possibilità di espansione, quella della Bartolina rappresenta una scommessa che ha tutte le caratteristiche per creare interesse nei consumatori e non solo.
Il “Bartolino Maremmano” è il farro che viene prodotto dall’azienda agricola “La Bartolina”
Il farro è un cereale antico, presente già sulle tavole degli egizi e delle popolazioni mediorientali e in passato ha rappresentato per molte famiglie anche in Toscana uno degli elementi base della dieta alimentare. Nella nostra regione è coltivato soprattutto nella zona della Garfagnana, e in Maremma, grazie al clima favorevole, potrebbe diventare un’altra tra le eccellenze delle nostre produzioni tipiche.
Alla Bartolina tutto è iniziato nel giugno del 2009, quando 30 ettari dell’azienda sono stati destinati alla nuova coltura. Da ogni ettaro in media si ottengono dai 25 ai 30 quintali di farro che dopo un particolare processo di lavorazione viene confezionato, pronto per arrivare nelle case dei buongustai.
Anche la scelta del marchio, un simpatico “cinghialino”, e del nome, “Bartolino Maremmano”, è un richiamo diretto e non troppo velato all’identità di questa terra di Maremma, fatta di sole e di qualità soprattutto quando si parla di agroalimentare. Se si pensa all’olio extravergine d’oliva, al vino d.o.c. e ad altri prodotti tipici, si capisce quanto ancora si può fare per realizzare altre economie simili. Il farro poi è un prodotto molto versatile e può rappresentare la base di una filiera alimentare completa. Nel mercato ci sono già esempi di questo tipo. Dalla farina di farro al pane, dai biscotti alla birra, e proprio dalla birra potrebbe venire la prossima scommessa della Bartolina e di Vittorio Pagano.
In questi giorni infatti grazie ad un accordo con un birrificio di Chianciano Terme, in provincia di Siena, con il farro “giuncarichese” sarà prodotta una birra che porterà il marchio “Bartolino Maremmano” e che andrà ad aggiungersi alla produzione principale.